Web usability e seo sono talmente legati tra loro che spesso gli errori di usabilità possono impattare sulla seo e viceversa. Vediamo quali sono i 3 errori di usabilità da correggere subito per migliorare l’ottimizzazione di un sito web, ma soprattutto per ottimizzare e migliorare l’esperienza dei nostri utenti.
Gli aggiornamenti degli algoritmi dei motori di ricerca sono sempre più orientati verso gli utenti e su come rispondere meglio ai loro bisogni. I motori di ricerca si stanno orientando quindi verso la user experience, quindi i progettisti di esperienze e di contenuti devono rimanere aggiornati su entrambi i fronti. Oggi più che mai, la chiave per evitare le penalizzazioni sembrerebbe proprio focalizzarsi sull’utente e sulla sua esperienza, producendo contenuti di valore.
I 3 errori di usabilità da correggere subito
Iniziamo a focalizzarci meno sul ranking e più sull’utente: per questo è necessario correggere subito sul nostro sito web alcuni errori di usabilità che oltre a impattare sull’esperienza dell’utente, impattano anche sull’ottimizzazione dei motori di ricerca. Insomma risolto un problema, si risolve anche l’altro.
#1 – Mobile first: Il tuo sito web è responsive?
Chi ben comincia è a metà dell’opera e risolvere subito questi errori di usabilità, ti semplificherà le cose. Ormai è necessario un cambio di mentalità: il tuo sito deve passare da essere solo mobile-compatible a essere mobile-optimized. I trend sono chiari: nel 2015 le ricerche su Google da mobile hanno superato quelle del desktop e il mobile commerce sta crescendo 300 volte più velocemente dell’e-commerce (Coupofy). I siti web responsive, lato utente risultano facilmente accessibili, visibili e fruibili indipedentemente dalla dimensione dello schermo, lato seo principalmente perchè risulta un unico URL che da una parte garantisce performance migliori e più velocità, dall’altra risulta più indicizzabile dai motori di ricerca dal momento che non serve un redirect alle varie versioni mobili e evita il problema delle pagine duplicate.
#2 – Hai uno slider? Toglilo
Uno degli errori di usabilità e seo più frequenti, tanto da diventare un trend di web design degli ultimi anni è l’utilizzo dello slider in homepage. Fortunatamente è un trend destinato a sparire, in favore di uno stile più pulito e minimale: un’unica immagine o un video di sfondo rafforzati dall’utilizzo di testo, dove il font è il vero protagonista.
I principali problemi dello slider lato SEO sono:
- H1 multipli per una singola pagina. Il “galateo” della SEO prevede l’utilizzo di un tag h1 per pagina, come prevede l’0ttimizzazione per una parola chiave per pagina. Spesso invece gli slider utilizzano più h1 quante sono le immagini.
- Flash. “Non usare il flash se vuoi che il tuo sito venga indicizzato dai motori di ricerca” probabilmente è la prima cosa che ti hanno detto sulla seo, ma c’è chi ci spera sempre un po’-
- Scarse prestazioni: lo abbiamo detto poco fa, i siti web devono essere veloci e spesso lo slider influisce negativamente sul caricamento della pagina.
- Contenuto scarso e scadente: prevedere solo uno slider in homepage senza contenuti testuali o minimi, non aiuta il motore di ricerca a indicizzare il tuo sito, ancora non vengono interpretate le immagini.
#3 Pagination
Per pagination intendiamo un contenuto diviso su più pagine di un sito web. Ottima pratica per un e-commerce che deve dividere una lunga lista di articoli, pessima pratica se un contenuto testuale viene diviso in più “step”. Nel primo caso seo e usability si trovano d’accordo: in questo modo le pagine web risultano più veloci da caricare, nell’altro caso si parla di uno dei più grandi errori di usabilità e seo:
- Lato ottimizzazione per l’utente, la pagination è un sistema irritante per fruire un contenuto: l’utente è costretto a caricare (e a cliccare tante volte) varie pagine solo per leggere la conclusione dell’articolo. Una barriera inutile.
- Lato ottimizzazione per i motori di ricerca, un lungo contenuto diviso in più pagine è un contenuto scarso in ogni singola pagina, tanto da non risultare influente per l’indicizzazione delle parole chiave.