Sai qual è il primo passo di un blog aziendale? Creare una redazione, fare in modo che ci sia un gruppo di persone che possano pubblicare articoli degni di nota. La mia opinione è semplice: ogni post ha un nome, inutile pubblicare senza un riferimento chiaro all’autore. Inutile e controproducente, ecco.
Però devi trovare i dipendenti che prestino la propria penna alla causa. Poi c’è un ultimo passo da muovere: creare un blog multiautore. Ovvero creare un blog in grado di ottimizzare la presenza di più persone in un unico luogo. Con WordPress questo lavoro è semplice dato che, di default, presenta la possibilità di creare più user con ruoli differenti.
Ma non basta. Per creare un blog multiautore da trasformare in una struttura aziendale devi ottimizzare una serie di passaggi. In questo modo puoi ottenere il massimo risultato dal lavoro di chi, ogni giorno, pensa e scrive contenuti di qualità per la tua piattaforma. Ecco i miei consigli per trasformare il tuo corporate blog in una grande casa per i tuoi autori.
1. Definisci bene i ruoli degli autori
Come ben sai, WordPress ti dà la possibilità di organizzare gli autori. Ogni persona che scrive sul blog ha un accesso specifico che può utilizzare in totale autonomia. In questo modo l’admin non deve gestire tutti i contenuti, deve solo supervisionare. Ecco tutti i ruoli offerti da WordPress:
- Admin
- Editor
- Author
- Contributor
- Subscriber
La differenza sostanziale è quella tra contributor e author. Nel primo caso l’autore può scrivere il suo articolo, può modificarlo. Ma non lo può pubblicare. L’author invece può lavorare sui suoi contenuti (l’editor lo può fare anche per gli altri). Il mio consiglio è semplice: rifletti sulla natura dei ruoli. Le persone che devono scrivere possono pubblicare senza revisione?
Puoi lasciare agli autori la massima libertà di operare? Se la risposta è affermativa lascia i ruoli di author così avrai anche meno lavoro da svolgere, basta avere un calendario editoriale ben organizzato. Se vuoi avere sempre il controllo della situazione, invece, dai ruoli di contributori.
Per approfondire: come scrivere contenuti facili da leggere.
2. Crea delle linee guida
Gli autori hanno uno stile individuale, e non devi sopprimere queste differenze. Ma devi anche gestire i dettagli dei tuoi post attraverso delle linee condivise. Quali link vuoi inserire in un testo? Che tipo di ottimizzazione SEO vuoi portare avanti? Come devono essere le immagini? E il tone of voice?
Tutte queste informazioni devono essere lasciate in un documento condiviso, e magari prima di iniziare a scrivere un blogger deve ascoltare le tue spiegazioni. Se vuoi qualcosa chiedila con chiarezza, non aspettare che gli altri interpretino i tuoi desideri.
Inoltre puoi creare delle risorse private nelle quali condividere tutti gli appunti e le riflessioni per creare nuovi articoli. Ad esempio, puoi creare un gruppo Facebook privato o un taccuino su Evernote nel quale inserire tutti i post che si trovano online, e che potrebbero interessare la redazione.
3. Dai un’immagine chiara
Come ho detto, ogni autore deve avere un’identità. Quindi l’utente deve essere registrato con nome e cognome altrimenti l’articolo verrà pubblicato a nome admin. E non è il massimo. Meglio evitare anche altre soluzioni generiche come “La Redazione”. Il nome e cognome è il primo punto di partenza, ma puoi aggiungere:
- Box autore alla fine del post.
- Link a social e a sito web.
- Immagine gravatar.
- Biografia.
- Link ad archivio dei post.
Un consiglio: lascia che sia l’autore a scrivere la sua biografia ma fai rispettare il tone of voice del blog. Meglio non avere dei post in prima persona e una biografia che presenta l’autore in terza. E non dimenticare di riassumere tutti gli autori del blog nella pagina “chi siamo”: qui deve esserci una sintesi di chi scrive sulla piattaforma con immagini, bio e link ai social.
Da leggere: meglio un blogger aziendale esterno o interno?
4. Crea un calendario (interno)
Questo è indispensabile: non puoi gestire un blog multiautore se non hai un calendario che ti permetta di organizzare i contenuti. Per creare un buon calendario devi riflettere sui contenuti utili alla tua nicchia, devi creare una mappa mentale per individuare gli sviluppi del blog e devi dare all’autore dei compiti precisi.
Come si crea un calendario editoriale? Nella maggior parte dei casi puoi puntare a un semplice file Excel. Magari su Google Drive puoi creare un foglio di calcolo e condividerlo con chi preferisci. Ma una delle soluzioni migliori porta il nome di Edit Flow, un calendario editoriale interno alla piattaforma WordPress.
Come puoi vedere anche dall’immagine tutto è gestito da un drag & drop, comodo da usare anche grazie all’assegnazione dei vari articoli agli autori.
Organizza con cura il calendario editoriale e segui questi due criteri: non congestionare un periodo con un unico argomento ma “spalma” i temi nel tempo, fa’ in modo che gli sforzi siano omogenei. Quindi non pubblicare mille articoli una settimana e dieci quella successiva. Il calendario serve proprio a questo, a organizzare.
5. Ultimo consiglio: costanza
Questo è il punto più importante. Tutti gli ingranaggi devono lavorare all’unisono, tutti gli autori devono portare avanti i propri compiti con dedizione. Basta un solo autore che salta e il progetto rischia di fallire. Lavorare su un blog multiautore vuol dire, in primo luogo, creare una piattaforma efficace. E poi lavorare con un gruppo affiatato che rispetti il lavoro altrui.
Solo con la costanza, quindi con l’impegno quotidiano, un blog multiautore può ottenere il successo meritato e raggiungere gli obiettivi prefissati. Sei d’accordo?