Scrivere per il web è un lavoro duro. L’attenzione è fragile come un cristallo, le alternative sono infinite e il lettore ha sempre il dito sul tasto per chiudere l’applicazione, la pagina, la finestra del browser. Quindi hai un compito: creare e pubblicare dei testi che siano facili da leggere. Ehi, attenzione: non ho detto testi semplici. Non ho detto che devi scrivere ovvietà.
Le ovvietà non sono ammesse. Il tuo successo come blogger passa attraverso la capacità di dare personalità al testo, di renderlo unico nella forma e nel contenuto. Questo è un punto imprescindibile per me, per la mia idea di blogging. Ma non basta dare personalità: devi anche semplificare.
Semplificare cosa? La lettura, l’interpretazione, l’interazione: deve essere tutto semplice e immediato. Don’t make me think diceva Steve Krug. Non far pensare neanche il tuo lettore: vuole solo trovare buoni contenuti. Ecco 6 consigli per ottenere questo risultato.
1. Responsive, grazie
Sempre più importante avere un sito responsive, lo sai vero? Anche Google ha preso una posizione netta: in un comunicato ufficiale ha sottolineato che presto verranno inserite delle etichette mobile-frindly nelle serp per contrassegnare i siti ottimizzati per il mobile, una condizione che verrà inserita anche tra gli otre 200 fattori che determinano il posizionamento di un sito web.
Tutto questo è importante. Importantissimo. Un’etichetta mobile-friendly nella serp può essere fondamentale per migliorare il CTR del tuo sito web, ma tutto questo passa in secondo piano quando metti in primo piano il lettore. Il blog responsive è necessario soprattutto per fare in modo che l’utente possa leggere comodamente quello che hai scritto.
Che senso ha semplificare la scrittura, perché snellire i periodi se non si possono leggere? Gli utenti usano gli smartphone per ottimizzare i tempi: leggono in tram, in autobus, durante la fila alla posta. Questo è il modo di utilizzare i contenuti, e se hai ancora intenzione di opporti a questa tendenza stai rinunciando a una marea di lettori.
2. La legge della vicinanza
C’è un principio fondamentale che da sempre muove la buona scrittura: mettere al centro della scrittura il binomio soggetto/verbo. Ovvero chi compie l’azione e l’azione stessa: la lettura può essere articolata, può anche diventare impegnativa, ma quando il lettore trova soggetto e verbo tutto ritorna in ordine. La lingua italiana ha regole ben precise, e noi siamo abituati a leggere – ma soprattutto a ragionare, a vivere la realtà – avendo come punto di riferimento il soggetto.
Quindi attenzione alla legge della vicinanza: cerca di evitare gli incisi tra verbo e soggetto. Se puoi inseriscili all’inizio o alla fine. Oppure eliminali, o inseriscili in un’altra frase. Esempio concreto: “Mario, dato che era molto stanco, è andato a casa”. Puoi usare una soluzione differente, più leggibile e pratica: “Mario è andato a casa: era stanco” oppure “Dato che era stanco, Mario è andato a casa”.
3. Attenzione alle immagini
Spesso usi le immagini per spezzare il testo, per far respirare il lettore. Ma sai una cosa? Basta la divisione in paragrafi. Bastano i sottotitoli e gli spazi bianchi. Non devi inserire per forza le immagini per creare spazio in un articolo: questi elementi possono essere visti come un disturbo per la lettura. Usa le immagini con cognizione di causa, solo per arricchire e non per appesantire.
4. Usa sinonimi e contrari
Una volta i SEO copywriter insistevano sul concetto di sinonimo, e sottolineavano l’utilità di termini semanticamente collegati alla keyword principale per ottimizzare il testo. Personalmente credo che tutto questo lasci il passo a un concetto chiave, molto più importante per mantenere l’attenzione del lettore. Il dizionario dei sinonimi è contrari, infatti, è fondamentale per migliorare la leggibilità di un testo. Per due motivi:
- Ti aiuta a evitare ripetizioni inutili.
- Ti permette di trovare parole semplici.
Leggere due volte la stessa parola a distanza di poche battute è un’esperienza negativa per l’utente che può essere evitata con una buona rilettura e un dizionario dei sinonimi e contrari aperto nell’altra scheda del browser. E poi c’è la semplificazione del testo: scegli parole di uso comune, e se ti sfugge il sinonimo basta un attimo per migliorare la vita ai lettori. Non devi dimostrare niente, non devi usare termini altisonanti solo per far colpo sul pubblico.
5. Semplifica i periodi: usa il punto
Come? Utilizzando una punteggiatura decisa, dando importanza al punto come momento di pausa. Basta periodi ricchi di parentesi e proposizioni subordinate: punta al centro della comunicazione. Non perdere tempo in inutili giri di parole e dai ritmo alla scrittura. Una frase ha bisogno della virgola, dei due punti e del punto e virgola. Ma soprattutto ha bisogno del punto.
6. Usa i link (con attenzione)
Strano, vero? Perché i link sono utili al testo? Perché permettono all’autore di evitare testo potenzialmente superfluo. C’è un tema limitrofo che può interessare una parte dei lettori, e vorresti aggiungere un paragrafo del testo per approfondire il tema. Il rischio è quello di scrivere un articolo nell’articolo, e quindi di annoiare il lettore con un argomento utile ma non richiesto.
Soluzione: inserire alla fine del paragrafo o dell’articolo degli articoli di approfondimento. Oppure inserisci dei link interni che portano ad articoli scritti in precedenza sempre sul tuo blog: in questo modo offri la possibilità di approfondire senza appesantire l’articolo. Perché inserire questi link alla fine? In questo modo non interrompi la lettura: fai leggere l’articolo e poi inviti il lettore ad approfondire.
E tu come scrivi?
Scrivere è un’arte raffinata, e non voglio dare giudizi definitivi. A me piace semplificare la lettura e queste sono le tecniche che uso tutti i giorni. Tu vuoi aggiungere qualcosa? Vuoi dare ai lettori di SEO Chef un punto in più da inserire alla lista? Ti aspetto nei commenti, dai!