Chi meglio dei corrieri può conoscere oggi il mondo degli e-commerce? Questo articolo prende spunto da un recentissimo e interessante studio di Ups, leader del settore delle spedizioni, circa le abitudini di comportamento degli utenti in relazione all’e-commerce, facendo particolare riferimento al m-commerce e alla user experience. Tre parole che con l’avanzare delle tecnologie e dell’utilizzo di device mobile, sembrerebbero sempre più strettamente collegate. Finalmente!

m-commerce

Se questi sono i trend del settore delle vendite, che avrebbero già dovuto essere chiari da tempo, adesso occorrerà davvero rimettersi in sesto. Occorrerà ripensare al proprio e-commerce e m-commerce. in un ottica user centered fin dall’inizio, facendo affidamento alla user experience design… E designer 😉

Questo significa che prima di pensare all’animazione dello slider, al colore dell’icona del carrello o a quello dei pulsanti, è necessario far riferimento e seguire le 3 fasi dell’UX design:

  • in modo da analizzare i dati e i comportamenti dei nostri clienti o del nostro target e segmenti di target di riferimento, per individuare le specifiche e i requisiti del nostro servizio.
  • progettare lo scheletro del nostro e-commerce, l’interfaccia utente e l’architettura dell’informazione e infine il web design.
  • il tutto condito con valutazioni, in ogni momento della prototipazione, anche da parte degli utenti.

Ultima chiamata m-commerce: responsive web design

Non solo per rimanere al passo con la tecnologia in continua e velocissima evoluzione, ma per rimanere al passo con le aspettative dei clienti.

L’eshopper di oggi è più “evoluto”, più pratico: acquista e si fida di più. Se il sito su cui atterra glielo permette. Lo shopping online ormai è un’operazione entrata nella routine quotidiana, non soltanto grazie alla tecnologia più accessibile, ma soprattutto grazie al successo, al servizio e all’affidabilità di portali come Amazon che hanno spinto verso la fiducia anche i più scettici, facendo un favore di tutto il settore. Lo studio di Ups inoltre sottolinea proprio come questi marketplace spesso e volentieri siano più utilizzati dei motori di ricerca come punto di partenza per lo shopping online.

m-commerce

Un altro elemento acceleratore della crescita dello shopping online è stato sicuramente il mobile, elemento che ha avuto fino ad ora il maggiore impatto in termini di utilizzo per ricerche e acquisti dentro e fuori il negozio, ma soprattutto in movimento. Ancora non vi è chiaro perchè esserci bene sul mobile? Con il mobile è possibile garantire all’utente l’unità cross-channel, il mobile è il collante tra dispositivi diversi e contesti diversi: permette all’utente di essere sempre connesso in ogni momento dell’acquisto, anche dentro il negozio.

Secondo Ups, l’aumento dell’utilizzo del mobile e della sua crescente preferenza anche per lo shopping online da parte degli utenti, è dovuto anche al miglioramento degli smartphone: schermi più grandi, velocità di connessione maggiore e app performanti, anche se il 53% dichiara di preferire l’uso del browser anche da mobile.

La presenza su device mobili e dell’m-commerce è un tema strettamente connesso con le microinteraction, ovvero i micro-momenti in cui l’utente viene a contatto con un brand, un prodotto o servizio: gli basterà avere un bisogno da soddisfare che voilat: l’utente potrebbe trovarci, e noi dovremmo esserci.