I motori di ricerca ispezionano, indicizzano e posizionano, anzi navigano un qualsiasi sito web proprio come se fossero utenti reali. Farci piacere a loro, quasi sempre ci farà piacere anche ai nostri utenti: soprattutto dopo la sempre maggiore importanza data a questi ultimi. E chi altro mette al centro gli utenti? Stiamo proprio parlando del UX design.

Sono finiti i tempi del keyword stuffing, gli algoritmi dei motori di ricerca oggi si focalizzano sulla qualità dei contenuti piuttosto che sulla quantità delle parole chiave. Questa “corrente di pensiero” che ha influenzato i motori di ricerca si ispira proprio al UX design dove efficienza, efficacia e utilità si incontrano, si uniscono e collaborano per soddisfare il futuro utilizzatore.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca si gioca in questo campo: il migliore per l’utente vince. Non solo in termini di contenuti, ma in termini della loro utilità e rilevanza da una parte e in termini di performance tecniche dall’altra. Un sito web deve poter dare la migliore risposta alla domanda dell’utente e il motore di ricerca deve trovarla. Uno dei fattori di posizionamento è la permanenza sul sito web o e-commerce sia qualitativamente sia quantitativamente, ovvero la user experience. L’esperienza dell’utente è il nuovo fattore di posizionamento per i motori di ricerca.

seo e ux insieme

Ux is the new seo

No, non è una nuova serie di Netflix, ma la realtà. La UX è ovunque: dalle maniglie delle porte, allo smartwatch, alla macchina per il caffè, fino soprattutto ai siti web e nella seo.

Avere un sito seo friendly e user friendly, non sta solo nell’interesse del motore di ricerca o dell’utente, ma sta soprattutto nell’interesse di chi gestisce un business online: l’utente deve tornare sul nostro sito, deve diventare un utente/cliente fedele. Per farlo il nostro sito web deve rispondere ai bisogni dell’utente in modo rapido e completo, ma soprattutto nel modo più semplice possibile, aiutato dai motori di ricerca che se opportunamente ottimizzato potrà essere suggerito tra i migliori risultati.

Ma quali sono i fattori che rendono la UX il nuovo fattore di ranking reale, ovvero basato per la prima volta sugli utenti, per quanto riguarda l’ottimizzazione dei motori di ricerca?

  • I contenuti ovviamente restano in prima posizione: navighiamo su internet per testi, anche nella ricerca di immagini e video. Senza dimenticare l’importanza delle parole chiave (dosate in modo equo e posizionate nei punti giusti), i contenuti rispondono al nostro bisogno informativo, quindi devono essere ben scritti, divisi in paragrafi, elenchi e formattati, affinché siano facilmente leggibili da parte degli utenti.
  • Tempo di permanenza sulla pagina. Si dice che il tempo di attenzione delle pagine web sia di circa 8 secondi. Pochissimo! Quindi più tempo un utente passa su un sito, più sarà interessato ai contenuti (leggi prodotti e servizi). In questo modo si instaura un circolo fruttuoso: se i tuoi contenuti sono ritenuti interessanti (vedi sopra), i motori di ricerca premiano. Secondo anche quanto detto da Matt Curts, la link building sta perdendo importanza, meglio soffermarsi sui fattori “umani” per l’implementazione e l’ottimizzazione di siti web e e-commerce.
  • Il tempo di permanenza va a braccetto con il tasso di rimbalzo: ovvero la percentuale di abbandono. Se l’utente arriva su una pagina e scappa, c’è qualche problema su cui occorre farsi qualche domanda: perchè il mio utente se ne va? La pagina contiene degli errori tecnici o di contenuti?
  • Click through rate, la percentuale di click non è un fattore importante solo per le call to action, più l’utente clicca e trascorre del tempo sul sito, più aumenta il suo coinvolgimento e la sua permanenza sul sito. Inoltre è più probabile che l’utente continui nella navigazione, scavando verso procedure più interne (e importanti) come l’acquisto, il download, l’iscrizione alla newsletter o la richiesta di informazioni.