Una delle domande che mi fanno più spesso i miei clienti quando iniziano a percepire le potenzialità di una strategia ADV coordinata tra AdWords e Facebook Ads è: “perché mai dovrei promuovere i miei contenuti in Facebook quando posso portare gli utenti sulle landing page?”
Oggi vorrei (iniziare a) rispondere a questa domanda.
Non solo landing page
Uno dei problemi principali del fare marketing attraverso campagne PPC è progettare un sistema che scremi, progressivamente, traffico di qualità da tutti coloro che sono genericamente interessati – ma non ancora abbastanza da compiere un’azione concreta – ai nostri prodotti.
Quando parliamo di esporre contenuti, pensiamo a Facebook. E a ragione, poiché si tratta oggi dello strumento ideale per coinvolgere una demografica estremamente specifica, la cui esigenza sia ancora latente. AdWords, di contro, vista la sua posizione nella parte bassa del funnel di acquisizione di un cliente (esigenza esplicitata), non è uno strumento così efficiente in questo scenario.
Dunque, dicevamo, Facebook.
Scremare, attraverso l’esposizione di contenuti rilevanti, di tutto il traffico ricevuto solo quello che conta davvero. Come iniziare?
Come farlo nel concreto
L’idea pesca a mani basse nelle strategie di remarketing mirato. Inizia, prima di tutto, a ragionare su quale contenuto possa essere abbastanza importante da meritare l’attenzione del tuo pubblico. Se vendi componenti fotografici prosumer (a metà tra il professional e il consumer), potresti immaginare che al tuo pubblico di appassionati possano incuriosire consigli e esperienze di professionisti consolidati.
Semplicemente colpire tutto il pubblico di interessati alla fotografia per vendere ottiche e attrezzatura fotografica non è sufficiente. Un like non lo si nega a nessuno ma non è abbastanza per scremare il curioso dall’interessato.
Così, inizia progettando un serie di contenuti di qualità da pubblicare sul tuo sito e sponsorizza, periodicamente, questi contenuti in Facebook Ads al target migliore che puoi definire con le diverse opzioni offerte dalla piattaforma.
Poni, all’interno di questi post sponsorizzati (o annunci che direttamente linkano al tuo sito), un ulteriore URL sotto al “leggi tutto” nel testo di descrizione nell’annuncio. Poi, costruisci elenchi di pubblico che contengano solo gli utenti che hanno effettivamente scelto di leggere quel contenuto.
Solo l’interazione con il post non ci serve.
Solo l’interazione con l’intera pagina Facebook non ci serve.
Raccogliere coloro che hanno fatto click su uno dei nostri contenuti sponsorizzati è invece già un diverso indice di attenzione ricevuta.
Non vendere a freddo
Non vendere a freddo. La differenza è minima, ma è tutta qui.
La strategia più semplice che molti intraprendono in Facebook è scoprire un target i cui due/tre interessi coincidano con i prodotti venduti e investire di annunci queste persone sino allo sfinimento. Non funziona.
Dividi invece in tre fasi la tua strategia di vendita:
- sfrutta contenuti di qualità per incuriosire nel tempo i tuoi potenziali clienti;
- raccogli in Elenchi di Pubblico solo coloro che hanno effettivamente letto o interagito con i contenuti;
- torna da loro con proposte di vendita specifiche.
Spesso in Facebook si ha l’impressione di lavorare con elenchi ridotti, poiché siamo come “anestetizzati” dai valori impressionanti che sentiamo recitare intorno al social network. Milioni di utenti qui, milioni di utenti là.
Eppure, anche solo qualche migliaio di persone, raccolte a puntino con una strategia di coinvolgimento progressivo legato ai contenuti è in grado di portare ottimi risultati. Perché non iniziare?