Questo è un passaggio molto interessante dell’ottimizzazione SEO on-page. E la domanda è sempre la stessa: perché ottimizzare un’unica pagina per ogni keyword? Spesso si sottolinea questo punto che, tra l’altro, viene espresso nei consigli del plugin WordPress SEO by Yoast. Ogni parola chiave utile ai tuoi scopi dovrebbe essere presidiata da una pagina, e da una soltanto.
Alla base di tutto questo si nasconde un lavoro di keyword research, un’analisi per individuare ricerche informazionali da coprire con il blog e transazionali che dovrebbero essere coperte da pagine con scopi commerciali. Questa è la base di partenza, e su questa condizione si basa l’idea di dover definire un’unica risorsa per ogni keyword. Ma perché? È così? Vediamo insieme di cosa si tratta.
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Evita di combattere con te stesso
Il problema che incontra chi non regola questo aspetto riguarda la concorrenza sleale con se stesso. Quando decidi di posizionarti con una keyword devi valutare una serie di elementi relativi alla concorrenza. Sia in termini organici che di pubblicità PPC. E devi evitare di farti concorrenza da solo.
Scrivere e pubblicare due contenuti che hanno come oggetto la stessa focus keyword, senza sfumature relative all’intento di ricerca, vuol dire farsi concorrenza da soli. Niente di più, niente di meno. In pratica stai suggerendo a Google di scegliere tra uno dei due per un’unica keyword, conviene focalizzare i propri sforzi su un unico contenuto capace di coprire l’intento di ricerca. In un mondo così concorrenziale è meglio evitare di mettersi i bastoni tra le ruote da soli, non sei d’accordo?
Voglio posizionare due contenuti
In realtà non è del tutto sbagliato lavorare in questa direzione. O meglio: ci sono delle possibilità di raggiungere l’obiettivo sperato, e posizionare due articoli concentrati sulla stessa keyword. Questo però avviene per i siti web che hanno un forte trust e che possono puntare su una grande autorevolezza. Ti faccio un paio di esempi registrati con Google in incognito, quindi non sporcato dalle ricerche effettuate.
Perdonerai la mia autoreferenzialità ma ho preferito fare un esempio relativo al mio blog che conosco abbastanza bene. Sto parlando di articoli che si posizionano in sequenza, ma con la stessa keyword: “immagini gratis”. Un evento non definito, difficile da ottenere e non prevedibile. Se non lavorando in modo da coprire, nei vari articoli, delle sfumature diverse del topic.
Ad esempio, nel primo articolo delle immagini gratis mi dedico a una risorsa totale e in grado di risolvere tutte le necessità di chi cerca contenuti visual a costo zero. Nella seconda, invece, faccio una selezione.
Google reputa utili entrambi e li mostra ma, ripeto, almeno nel mio caso personale resta un espediente difficile da replicare. La regola che cerco di seguire è sempre la stessa: un articolo per una keyword. O meglio, per un intento di ricerca. Questo mi permette di ottenere un altro vantaggio.
Migliora la struttura del sito web
Esatto. Avere un articolo ottimizzato per una singola parola chiave ti consente di migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti. Un passaggio che comporta dignitosi vantaggi in termini SEO, proprio come suggerisce la guida base di Google all’ottimizzazione dei motori di ricerca
Rendi la navigazione il più semplice possibile per gli utenti che vanno dal contenuto generale a quello più specifico. Aggiungi pagine navigazionali quando ha senso e inseriscile in modo appropriato all’interno della struttura del sito.
Avere un’unica pagina dedicata a un tema può aiutarti in fase di organizzazione del menu principale, quello che si trova nella sezione superiore del blog, ma anche quando devi ragionare sui link interni.
Sai bene che questo è un fattore per il posizionamento delle tue risorse. Per questo devi concentrare la tua attenzione in modo da spingere le tue energie sempre nella stessa direzione.
Ad esempio, hai due contenuti che competono per la keyword “content marketing”. La domanda è chiara: quale linkerai? Meglio avere un articolo di base dedicato al tema principale, un cornerstone content capace di affrontare il topic in profondità, e una serie di articoli capaci di approfondire i singoli argomenti:
- Content Marketing (cornerstone content)
- Content marketing per B2B
- Content Marketing Tool
- Content marketing per il turismo
In questo modo puoi coprire la query principale, quella che è alla ricerca di informazioni generiche sul tema content marketing, e quella digitata da chi ha bisogno di informazioni specifiche. Ottimizzando al massimo il lavoro di link interni che è sempre centrale per una buona ottimizzazione SEO on page.
Per approfondire: come sfruttare Ubersuggest per scrivere in ottica SEO
Tutto da valutare caso per caso
Questa è una riflessione di base. Il motivo è semplice: ci possono essere situazioni complesse che vanno oltre questa considerazione. Ad esempio il tuo sito web può avere la capacità di posizionare più articoli simili per un’unica keyword, oppure puoi creare un contenuto capace di coprire più intenti di ricerca.
E quindi si posiziona bene per diverse query. Insomma, questo è il punto di partenza, la teoria. Nella pratica sei tu a osservare e prendere determinate riflessioni. Sei d’accordo? Cosa ne pensi?