Definire la frequenza di pubblicazione per un blog, un progetto editoriale, non è facile. Per molti autori diventa un vero e proprio dramma da superare. Perché da un alto c’è la tua voglia di rendere viva la home page del tuo progetto editoriale, dall’altra c’è la difficoltà di sfornare ogni giorno nuovi contenuti.
Eppure i grandi blogger si muovono in questa direzione: pubblicazioni costanti e continue, con un intervallo preciso. Sembrano imperturbabili. In realtà anche nelle redazioni più piccole, quelle composte da un unico soggetto che fa da autore ed editore, c’è una riflessione continua sul numero di articoli.
Meglio uno in più o uno in meno? Quanti articoli pubblicare a settimana per avere buoni risultati? La frequenza di pubblicazione di un blog influenza le visite? E i guadagni? La parola chiave in questi casi è sempre la stessa: dipende. Ma da cosa? Come deve comportarsi un blogger aziendale? Scopriamolo.
Per approfondire: come sfruttare Ubersuggest per scrivere in chiave SEO
Hai già fatto la keyword research?
Il ritmo di pubblicazione è molto importante per dare al blog i requisiti per innescare il processo di inbound marketing. Questo significa farsi trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di te. Attraverso gli articoli intercetti una serie di esigenze e necessità che possono essere trovate attraverso un buon lavoro di keyword research. Una keyword research che è alla base di tutto.
Quindi, prima di iniziare a scrivere gli articoli devi capire in che modo si espande argomento che hai deciso di affrontare. In questo modo puoi capire se stai affrontando un topic troppo verticale.
Cosa significa questo? Gli argomenti sono iper-specifici e dedicati a una nicchia troppo piccola per essere abbracciata con un gran numero di articoli. Rischi di diventare ridondante.
Un tema generico come quello del web marketing può essere esploso in decine di macro-argomenti e può avere una pubblicazione molto ricca. Mentre non topic come quello legato alla local SEO per ristoranti offre un ventaglio di titoli limitato. Questa prima riflessione è indispensabile quando vuoi affrontare il tema nella frequenza di pubblicazione per un blog aziendale. La keyword research è il primo passo per avere uno scenario da usare a tuo favore. E per decidere frequenza di pubblicazione.
Valuta le risorse per il tuo servizio
Le risorse interne, quelle a disposizione del tuo progetto editoriale, rappresentano un ulteriore elemento da contestualizzare per capire qual è la frequenza degli aggiornamenti per il tuo blog.
Se hai a tua disposizione un bravo web writer per studiare e scrivere contenuti con una certa frequenza il problema non si pone. Oppure è inferiore rispetto a chi deve formare risorse interne. O deve acquistare gli articoli da un professionista. Questa è una voce importante del piano di investimento. Senza questo passaggio non puoi ottenere contenuti di qualità: c’è bisogno di una figura adatta per creare gli articoli.
Si richiede una riflessione sul calendario editoriale: cosa pubblicare? Cosa mettere in programmazione? Alla base di tutto ciò c’è investimento. La tua azienda è disposta a fare questo passo?
Cambia ritmo di pubblicazione
Mai dimenticare, il ritmo di pubblicazione su un progetto può e deve essere mutevole nel tempo. Ciò significa che il numero di articoli settimanale deve moderarsi intorno all’evoluzione del blog.
In un primo momento, quando il blog è all’inizio della sua attività, può essere necessario pubblicare un buon numero di articoli. Nel corso del tempo hai già affrontato buona parte degli argomenti?
Il ritmo di pubblicazione può diminuire e adattarsi a delle esigenze chiave che rispondono alla capacità dei contenuti di non cannibalizzarsi. Questo è un passaggio molto importante perché in questo modo puoi evitare che la tua attività di scrittura e pubblicazione vada in contrasto con ciò che hai già fatto.
Esempio concreto: perché pubblicare un nuovo articolo con una determinata attività per raggiungere un intento di ricerca quando hai già contenuti posizionati che offrono buoni risultati?
In questo modo non fai altro che entrare in contrasto con te stesso, con ciò che hai già pubblicato e che sta ottenendo buoni risultati nella serp. A questo punto conviene lavorare su un’altra attività editoriale.
Migliora ciò che hai già online
L’aggiornamento degli articoli che sono già in rete è importante. Attraverso una buona attività di riapertura e ottimizzazione del testo puoi offrire a Google, e poi alle persone, dei contenuti freschi e sempre aggiornati. Questo ragionamento ti permette di lavorare sui contenuti meno performanti, e magari ottimizzare alcuni aspetti per rendere il tuo blog più interessante è utile. Tutto questo per dare qualcosa in più a chi ti trova sul web, magari sulla serp di Google, e non ottiene le informazioni che stava cercando.
Valuta sempre il target di riferimento
Da non dimenticare però il concetto di aspettativa che riguarda il target di riferimento. Spesso il ritmo di pubblicazione su un blog aziendale dipende da cosa cercano le persone che vuoi raggiungere.
Ti rivolgi a un’audience avanzata che ha bisogno di articoli molto approfonditi ma non semplici da confezionare? In questo caso le pubblicazioni sono impossibili da realizzare in tempi minimi di conseguenza il calendario editoriale sarà piuttosto scarno in termini quantitativi.
Ma consistente da un punto di vista qualitativo. Se il tuo pubblico, invece, si rivolge a una popolazione basic puoi lavorare su contenuti meno impegnativi e semplici da realizzare per le tue competenze. Di conseguenza i tempi di realizzazione saranno dimezzati rispetto al caso precedente.
Tutto è ritagliato intorno a ciò che ti dà i risultati migliori. Inutile proporre articoli avanzati se vuoi ottenere un riscontro da un target di base, e viceversa. Questa è la base di un blog di successo.
Da leggere: usa Answer The Public per ottimizzare i tuoi articoli per la SEO
Frequenza di pubblicazione per un blog
Quindi, come puoi ben capire la frequenza di pubblicazione per un blog è un passaggio sempre delicato. E molte decisioni dipendono dai risultati che vuoi ottenere, senza dimenticare le risorse che puoi mettere in campo con la tua realtà aziendale e il topic che hai deciso di affrontare. Non sempre conviene pubblicare se vuoi farti notare, sei d’accordo? Lascia la tua riflessione nei commenti.