La seconda edizione di Inbound Strategies è appena giunta al termine: due giornate intense di formazione partendo dalla SEO hanno percorso la strada della consapevolezza, in merito al comportamento dell’utente, nel suo percorso da clic a cliente.

Come fare ad intercettare i reali bisogni dell’utente? Come riuscire a catturare la sua completa attenzione? Come prevedere le richieste del potenziale cliente, prima ancora che egli si accorga di avere una necessità?

Lo schema Problema – Soluzione è alla base dell’Inbound Marketing partendo dalla SEO e dalle strategie volte ad implementare le potenzialità di un sito web, puntando l’attenzione sulle Buyer Personas e sul loro processo decisionale rispetto al prodotto o servizio da acquistare.

Tutto questo è stato Inbound Strategies. Le tre domande alle quali rispondere per raccontare l’evento sono le seguenti:

  • Cos’è l’Inbound Marketing
  • A cosa serve l’Inbound Marketing
  • Come fare Inbound Marketing

Che cos’è l’Inbound Marketing?

Jacopo Matteuzzi è stato il primo dei relatori ad aprire il ciclo dei 27 interventi nelle due giornate dell’Inbound Strategies. Da lui abbiamo potuto apprendere una definizione esauriente di cosa sia, in pratica, l’Inbound Marketing.

L’inbound Marketing è un movimento che nasce come contrapposizione all’interruption marketing, dove per quest’ultima si intendono tutte le forme di marketing classico come radio, televisione, volantini etc.

Oggi è indispensabile fare Inbound marketing poiché il processo decisionale del cliente passa attraverso questo canale.

SEO, Social, Link bulding, eCommerce, Content Marketing, Affiliate Marketing, Marketing Automation, Lead Generation sono solo alcuni degli “ingredienti” fondamentali per creare la ricetta perfetta, e posizionare la tua azienda sul mercato.

A Cosa Serve l’Inbound Marketing?

Per rispondere a questa domanda ci dobbiamo concentrare sull’importanza delle Buyer Personas. Chi sono veramente? Come riusciamo a conquistare la loro fiducia?

La risposta ci viene proprio dallo studio del Buyer Persona, dalla definizione dei suoi interessi, delle sue abitudini di vita, dal suo carattere e dalla sua psicologia come ci ha spiegato in modo esauriente Iris Devigili. Ci dobbiamo soffermare sul nostro potenziale utente, definire tutte le sfaccettature e comprendere bene i suoi desideri, prevedendo, in un certo qual modo quale sarà il suo comportamento futuro.

Il focus sul quale però bisogna concentrarsi è come riuscire ad ottenere la fiducia del nostro potenziale cliente. Possiamo ottenere un risultato reale solo se lavoriamo sulla realizzazione di un sito web che risponda, realmente, alle necessità dell’utente.

In che modo?

Ivano di biasi

Attraverso una strategia SEO ben strutturata che non punti però tutta la sua attenzione solo sui contenuti, come ha spiegato Ivano di Biasi. Per quanto “The content is the king”, è sempre la visione d’insieme che fa la differenza.

Il sito è un’entità mutevole nel tempo, invecchia, ma può anche ringiovanire, può piacere a Google ma domani può non piacergli più.

Il contenuto è quindi uno degli aspetti fondamentali, così come lo è la link building, ma quello che davvero conta è riuscire ad avere un sito sempre pulito e aggiornato, al passo con le esigenze di Google da un lato e dell’utente dall’altro.

Il contenuto oggi è davvero così importante? A questa domanda ci ha pensato Valentina Vellucci a rispondere, delineando un’interessante panoramica di come oggi:

 content doesn’t mean sales

Quello che porta realmente alla conversione l’utente, e quindi alla vendita, è la strategia. Alla base di una buona strategia c’è sempre l’ideazione di un Funnel di vendita creato ad hoc per il target di riferimento.

Strategy can mean sales 

Come fare Inbound Marketing?

Costruendo una strategia, valutando i punti deboli e quelli forti della tua azienda; sono questi i primi ragionamenti dai quali devi partire. Non tutte le strategie di Inbound Marketing sono necessarie in ogni settore; non sempre è importante creare contenuti testuali per spiegare l’efficienza e l’efficacia di un prodotto o servizio.

A volte l’utente sta solo cercando una soluzione al suo problema e riempirlo di informazioni non è fondamentale. La chiave del successo di una strategia di Inbound Marketing è la semplicità, sia nei ragionamenti che nell’attuazione dei meccanismi volti a posizionare il proprio brand sul mercato.

Il cambiamento è la sfida quotidiana con la quale il web marketing si deve confrontare ogni giorno. La seconda giornata di Inbound Strategies ha infatti basato la sua linea tematica proprio sull’importanza di saper fronteggiare la richiesta di un mercato in continua evoluzione come è quello del web.

Una delle realtà che probabilmente subisce molto più facilmente l’influenza del mercato in continua evoluzione è proprio quello eCommerce. Un sito eCommerce subisce continue modifiche e può facilmente essere soggetto a un calo di visite.

Partire dalla nicchia di mercato è il segreto per rendere un sito eCommerce imbattibile, scontrarsi con i colossi è un grave errore di valutazione. Concentrarsi sui dettagli, descrivere ogni prodotto del proprio eCommerce in modo dettagliato vuol dire dare voce al proprio brand, renderlo vivo.

Ivan Cutolo ci ha infatti illustrato i segreti per rendere un eCommerce imbattibile: partendo dalla nicchia.

se fai centro fai fatturato.

Ogni angolo del proprio sito eCommerce è come un tesoro da esplorare e migliorare, tenendo sempre bene a mente il target al quale ci stiamo rivolgendo.

 

Una volta stabilita la strategia di Inbound Marketing da attuare, che non è assolutamente uguale per tutti ma differisce a seconda del target e del prodotto che si vende, come si fa a differenziarsi realmente sul mercato?

Carlotta Silvestrini, nel suo speech, ha proprio puntato l’attenzione sulla necessità di attuare un posizionamento di mercato. In base a cosa, tu azienda, vuoi realmente distinguerti? Come vuoi essere riconosciuta?

Avere identità vuol dire essere riconoscibili

Quello a cui bisogna aspirare è ad essere scelti perché si è ricordati, insostituibili, preferibili e imparagonabili. Non sono i valori dell’azienda a fare la differenza, non è solo la qualità il concetto sul quale bisogna puntare, ma è necessario anche riuscire ad essere ricordati per qualcosa che, altre aziende, non hanno nel settore di interesse specifico.

In un’ottica internazionale, solo le aziende più grandi hanno necessità di una strategia? Gianluca Fiorelli nel suo intervento, ci ha spiegato quanto è realmente importante che anche le piccole aziende, comincino a lavorare pensando ad un mercato internazionale partendo proprio dalla strategia SEO.

Sono tre le azioni importanti da tenere presenti:

  • Evitare di targetizzare mercati non utili a livello di profitto
  • Scegliere la migliore struttura per l’internazionalizzazione
  • Geolocalizzare e localizzare

Lo studio del mercato, le sue potenzialità, i vantaggi e gli svantaggi fuori dall’Italia vanno studiati e analizzati.

Gli interventi di Inbound Strategies, tra la Sala Plenaria e la Lab, hanno raggiunto tutti l’obiettivo di fornire una completa e tecnica panoramica di cosa voglia dire realmente lavorare ad una corretta strategia di Inbound Marketing.

Il lungo viaggio di Inbound Strategies si è poi concluso con Antonio Meraglia il quale ha posto l’attenzione sull’importanza del personal branding, tramite l’utilizzo dei video.

Fate attenzione alla percezione dei vostri utenti quando realizzate dei video: non deludetela e non confondetela. Il video permette di rendere reale e dinamicamente fruibile un contenuto, ecco perché è molto importante non disturbare la comunicazione dell’utente con dettagli non necessari come colori, oggetti e sfondi confusi.

Una panoramica dettagliata, tecnica ma allo stesso tempo fruibile e veritiera di cosa sia realmente l’Inbound Marketing è quello che è venuto fuori da tutti gli interventi dei preparatissimi relatori.