I dettagli che fanno la differenza
Zuckerberg non ci lascia mai troppo in attesa, ha subito pronte per noi delle simpatiche novità. Di certo non gli si può dire che non sia un curatore dei dettagli che, con piccole ma funzionali nuove opzioni, rende sempre più valide le pagine Facebook.
Il settore del business ha spronato l’evoluzione di questo social network.
Molti agli inizi usavano il profilo personale con il nome della propria azienda e sfruttavano l’utenza di Facebook per promuoversi.
Da ciò, qualche anno fa, l’idea di creare piattaforme alternative ai profili, dedicate alla gestione delle attività commerciali così da scindere le due cose: da un lato il profilo usato dalla persona reale, dall’altro uno spazio, dedicato ai brand, alle aziende per coinvolgere gli utenti che, con il Mi Piace, danno fiducia, interagiscono e seguono i loro brand preferiti.
Facebook, in linea con lo scopo da perseguire, ha identificato sei categorie principali da scegliere a seconda del motivo per cui intendiamo usufruire delle fan page:
– impresa locale o luogo
– azienda, organizzazione, istituzione
– marchio o prodotto
– artista, gruppo musicale o personaggio pubblico
– intrattenimento
– causa o comunità
Sei categorie, che rappresentano i contenitori madre di molteplici e specifici sottoinsiemi che danno alla fan page una precisa etichetta, che rende più chiara all’utente la funzione della pagine.
Se ci atteniamo alla regola dell’attenzione dell’utente che va sempre dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra, non ci sorprenderemo della posizione in cui questa etichetta è posta:
In alto a sinistra in effetti abbiamo:
– immagine del profilo e copertina, che catturano l’attenzione
– nome dell’azienda
– valutazione dell’utente: chi accede per la prima volta alla pagina ha nell’immediato un’idea del suo valore.
– categoria d’appartenenza: a cosa fa riferimento la pagina
– descrizione breve: poche righe per esprimerne il contenuto
In base al tipo di categoria prescelta, avremo in questa sezione anche indirizzo, numero di telefono e orari di apertura e chiusura.
Nei primi 20 secondi l’utente conosce i dati che gli interessano: chi, come, dove e perchè.
La new entry è il voto. Ebbene si, utenti di Facebook, Zuckerberg ci promuove giudici delle pagine. La nostra valutazione espressa da una a cinque stelline avrà anche una traduzione numerica. Una media matematica precisa dato che sono espressi anche i decimali.
Si ritorna tra i banchi di scuola? Proprio così! Giù allora con compiti a casa e ricerche approfondite per curare con maggiore attenzione il rapporto con il cliente ed ottenere una valutazione positiva, se non la migliore almeno al di sopra del 3 (in una scala da 1 a 5).
Non si accettano giustifiche o assenze, la scuola di Facebook è severa ed attenta alla gestione pagina facebook di brand ed aziende piccole e grandi anche perchè dispone di un corpo docenti esigente e numeroso: 26 milioni di utenti attivi in Italia 😉
Mossa semplice ma furba quella del team di Facebook che sferra un colpo da maestro. Da un lato dà all’utente la possibilità decisionale, lo coinvolge nell’utilizzo e nell’interazione di una pagina, dall’altro “offre” la possibilità alle stesse pagine di lavorare in una maniera più professionale, spronate anche dall’eventualità di ricevere voti e giudizi negativi.
Certo non è stata l’adozione del voto a determinare questo ponte diretto tra l’utente e la pagina ma ciò corrisponde ad un altro strumento che va ad incrementare la funzionalità della pagina stessa, una rifinitura, la cura dei dettagli che valorizza il rapporto cliente-azienda per un business più proficuo: clienti soddisfatti, aziende attente alle loro richieste.
Terzo ma non ultimo aspetto dell’introduzione del voto numerico è l’impatto visivo che esso ha rispetto alle sole stelline, di fatti è messo ben in evidenza, in grassetto, del classico colore che ormai sembra essersi inserito nella gamma cromatica proprio come “azzurro Facebook” :p. Un’informazione aggiuntiva e più chiara per l’utente che traduce una sorta di “dicono di noi” con un semplice voto.
Cosa ci riserverà la prossima mossa del team di Facebook?
Attendiamo con ansia 🙂