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Chi fa SEO va in vacanza? Sebbene le ferie siano fiere in via di estinzione come Panda e il biancore dell’addetto ai lavori è niveo come i ghiacci abitati da Penguin, è proprio nel periodo estivo che la grande G ci ha abituato agli stravolgimenti più traumatici. Ad esempio, ti ricordi che il “coccoloso” filtro rivolto alle content farm (ma poi esteso) uscì il 14 agosto 2011? Si, il giorno prima di ferragosto.

Ora con questo non voglio dire che tu debba stare attaccato al portatile anche sotto il sole, in attesa della mazzata in SERP ma ci sono alcune attività molto “SEO” che potresti affrontare anche in estate, senza per forza doverti fare una tintarella al led. Spazio ora ai compiti per le vacanze!

5 attività SEO da fare in estate

1. Tenersi aggiornato.

Se hai comprato libri, video-corsi, scaricato paper – questo è il momento buono di tirarli fuori per studiare finalmente! Accanto all’immancabile best-seller estivo puoi rilassare la mente attingendo a idee fresche come una granita; inoltre se davvero Google tirasse fuori dal cilindro qualcosa durante l’estate non è che vuoi scoprirlo al ritorno, no? Sarebbe un po’ come tornare a casa e trovarsela svaligiata.

2. Fare dei test.

L’estate, lato SEO, è anche il momento ideale per fare un paio di test, che sia della consueta link building oppure per una controprova a una strategia che vuoi applicare da un po’ ma che non puoi senza un piccola controprova prima. Magari un caso studio particolarmente riuscito potrebbe essere un nuovo spunto per il primo post del rientro!

3. Sviluppare un progetto personale.

Però solo con la promessa di non farlo morire al rientro dalle “ferie”! Le migliori intenzioni si congelano di solito, ma se hai dato un buon startup a quel piccolo portale di rendita passiva che hai sognato in background durante il lavoro dei mesi precedenti ora è il momento di concretizzarlo e, chissà, magari è il momento buono di cambiare vita: d’altronde “turista per sempre” perché dev’essere solo il nome di un gratta&vinci?

4. Redigere un report estivo dei risultati.

Solo per i più attenti al cliente. Un documento di reportistica di quanto si è fatto fino a questo momento, da presentare poco prima della sua partenza per le ferie (per farlo andare in vacanza contento) o al ritorno (come gradito cadeaux di benritrovato) potrebbe essere un segno della cura che dedichi a chi ti stacca le fatture. Va da sé che non deve finire come dice l’amico Fabio Sutto, ovvero quello che fa la figura del “frustrato che lavora sempre” (parafrasando).

5. Provare “quel tool”.

Se per non interrompere il flusso di lavoro hai evitato, fino ad oggi, di provare quel tool SEO che potrebbe sconvolgerti la vita professionale, ora è il momento di testarlo. Sembra una piccola cosa ma personalmente ho cambiato il modo di fare i report (tornando al punto 4) proprio al termine di un’estate pigra dal punto di vista lavorativo ma molto produttiva da quello della riorganizzazione.

Tu invece, quale consiglio vuoi dare per la SEO in estate? Oppure lavorerai incurante dei gradi del termostato?