La sidebar è un elemento indispensabile per ogni blog che si rispetti. Anche e soprattutto quando parliamo di corporate blogging. Certo, esistono anche template WordPress che ti permettono di non avere la sidebar. Ma io cerco sempre di evitare, per i miei progetti, soluzioni simili. Il motivo è semplice: nella sidebar puoi inserire elementi utili alla buona riuscita del progetto.
Ad esempio puoi inserire dei banner che portano a servizi interessanti per il tuo pubblico, magari a prodotti che hai deciso di lanciare.
Oppure puoi inserire dei link diretti ad altri articoli, a tag o categorie. La sidebar è un elemento che accompagnerà il lettore (quasi) ovunque. Per creare una buona user experience ci sono delle regole da rispettare. E dei consigli da osservare.
Cosa mettere in alto
Inizio dall’organizzazione gerarchica. Pensa alla sidebar come la struttura di un articolo: cosa va in alto? Tutto ciò che dal tuo punto di vista merita maggiore attenzione. Nella parte superiore ci sono i moduli che i lettori possono vedere e utilizzare prima dello scrolling.
Quindi qui vanno i moduli più importanti. Ad esempio i banner che portano a dei servizi specifici, il modulo per iscriversi alla newsletter o i contatti per fissare un appuntamento.
Link di navigazione? Se non vuoi congestionare la sidebar puoi inserire le categorie nell’header, immediata e subito raggiungibile in ogni parte del blog. Usa la sidebar per inserire il modulo di ricerca che deve essere ben visibile e presente su tutte le pagine, ed evita di rovinare tutto con la classica tag cloud.
Anche Matt Cutts ha suggerito di evitare questo widget: potrebbe essere considerata keyword stuffing. Per maggiori informazioni puoi dare uno sguardo al video dedicato a questo argomento: Do tag clouds help or hinder SEO? Potresti utilizzare la sidebar per mettere in risalto alcuni contenuti, ad esempio delle guide o dei tutorial che vuoi tenere in primo piano.
Fidelizzare il lettore
La sidebar è un ottimo strumento per fidelizzare il lettore, per creare un legame tra chi legge e chi scrive. Quando un nuovo utente arriva sul tuo blog legge un articolo, lo trova interessante (almeno spero) e lo condivide con gli amici. Magari commenta.
Però adesso devi fare in modo che domani torni sul tuo blog. E anche dopodomani. Per fare questo hai bisogno di promuovere i canali che permettono al lettore di rimanere in contatto con il blog.
Ecco perché la sidebar è lo strumento ideale per fidelizzare il lettore. In questo spazio puoi inserire i vari moduli che permettono all’utente di restare in contatto con i social. Puoi inserire un box per la tua Facebook Fan Page, uno per il tuo account Twitter e uno per Google Plus.
Puoi anche optare per delle semplici icone, ma io preferisco i widget ufficiali: permettono di diventare fan/follower nella pagina di atterraggio, non devi andare sul social per completare l’azione.
Un dettaglio non da poco: mai dimenticare l’icona che porta al feed rss. Anche se oggi i social sono diventati ottimi strumenti per seguire gli aggiornamenti dei blog, il feed rss è ancora una delle soluzioni preferite dai blogger per seguire gli aggiornamenti dei colleghi.
Qualche domanda frequente
Come si modifica una sidebar? Semplice, basta andare nella sezione dedicata ai widget di WordPress e scegliere i moduli che vuoi inserire nello spazio verticale.
Alcuni template ti permettono di lavorare anche su due sidebar, che saranno più strette rispetto ai temi con un’unica sidebar. A volte puoi modificare anche i widget da inserire nel footer (dipende sempre dalle opzioni del template WordPress).
Quanto deve essere lunga una sidebar?
Non esiste una regola precisa, però io punto al buon equilibrio: nella sidebar ci devono essere i widget utili al lettore, ma soprattutto quelli che ti permettono di far scoprire le risorse utili ai tuoi progetti. Detto in altre parole: niente fuffa, un passaggio decisivo per spingere le persone verso ciò che conta sul serio.
Esistono dei plugin WordPress per organizzare la sidebar?
Fin troppi. Però io ho individuato una manciata di estensioni (almeno dal mio punto di vista) che ti permettono di creare sidebar personalizzate . In questo modo puoi creare un profilo di banner per ogni contenuto e differenziare le risorse che vuoi far raggiungere ai lettori.
Quando non inserire la sidebar
Esistono delle situazioni in cui è meglio evitare la sidebar? Certo, questo elemento può essere utile in determinate circostanze. In altri casi può essere un ostacolo. Di solito io cerco di evitare la sidebar nelle landing page, ovvero nelle pagine dedicate alla conversione.
Ci possono essere landing page dedicate all’acquisto di un prodotto o di un servizio, landing page utili per acquisire dei contatti (ad esempio per la newsletter, ma si chiamano squeeze page). La regola da seguire è semplice: zero distrazioni.
Quindi la sidebar può essere eliminata senza problemi. La landing page ha un obiettivo ben preciso, e non puoi permetterti di perdere un potenziale lead perché ha trovato un link interessante da seguire e che lo porta fuori dalla pagina utile al tuo business.
Ricorda, il blogging (e in particolar modo il blogging aziendale) esige risorse perché deve raggiungere degli obiettivi. E nulla deve frapporsi tra i contatti e gli obiettivi della tua attività di corporate blogging. Neanche la sidebar 🙂
Per approfondire: landing page e squeeze page, quali sono le differenze?
E tu come organizzi la sidebar?
Queste sono le mie idee per organizzare una buona sidebar nel mondo del blogging aziendale. Questo modello può essere esportato anche sul tuo blog personale, soprattutto se sei freelance e vuoi trovare un buon equilibrio tra funzionalità ed estetica. Però sono curioso di sapere come hai organizzato il tuo blog: lascia pareri e opinioni nei commenti.