Otto secondi è il tempo che impieghi per aprire link sul news feed di Facebook dal telefonino. In otto secondi la barra blu termina il suo caricamento e tu puoi leggere l’articolo che hai scelto sulla testata che segui ogni giorno. Ma non diciamo bugie.
Questo tempo spesso si allunga, e sai qual è il risultato? Tu rinunci alla notizia, rinunci a una piccola fetta di conoscenza e il giornale perde un lettore. Mark Zuckerberg ha risolto questo problema: ha lanciato Facebook Instant Articles.
Questo nuovo strumento è stato presentato a maggio ed esteso solo a partner selezionati come New York Times, National Geographic, Guardian, NBC, Bild, Spiegel, BBC, Atlantic e Buzz Feed. Tutte grandi realtà editoriali che hanno svolto il ruolo di beta tester, cominciando proporre i loro contenuti Instant.
In Italia l’update è arrivato lo scorso novembre, il quotidiano La Stampa ha fatto da apripista. L’iniziativa coinvolge anche Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Fanpage e Today.
Cosa è esattamente Facebook Instant Articles?
Si tratta di una piattaforma integrata all’interno dell’applicazione mobile del social per eccellenza. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi di caricamento. E sai perché? Con Instant Articles i contenuti li leggi direttamente su Facebook in maniera fluida, interattiva e senza collegarti a un sito di terze parti.
Instant Articles è anche qualcos’altro: potrebbe essere anche una minaccia per Google. L’utente restando nel circuito di Facebook limiterebbe il traffico sui siti dominanti e tracciabili da Big G. A risentirne sarebbero le statistiche di lettura di Google Analytics: che fine faranno? La domanda resta aperta. Ora, scopriamo qualcosa in più su questa funzionalità destinata a cambiare il modo di fare informazione.
Per approfondire: come cambiano le note di Facebook.
Facebook Instant Articles: come funziona
Il punto di forza di Facebook Instant Articles non è solo la velocità di caricamento. A migliorare è il modo in cui le persone possono leggere i contenuti e interagire: con questa applicazione entri dentro la notizia. Ad esempio, puoi ingrandire e esplorare una foto con un semplice gesto. Come?
Ti basterà inclinare lo smartphone. Ma non solo. Scorrendo l’articolo approfondisci con mappe interattive, frammenti audio e video in autoplay. Anche la condivisione diventa più rapida: puoi pubblicare e commentare con un amico singoli paragrafi del testo.
Riconosci Facebook Instant Articles grazie a una saetta in alto a destra nelle fotografie. Lo stesso simbolo compare quando consulti un articolo condiviso da un amico. Quando apri il link, a sinistra puoi vedere il logo della testata mentre a destra metti il like al giornalista.
Al momento l’applicazione è disponibile per solo utenti iPhone, ma entro la fine del 2015 anche chi usa il sistema operativo Android potrà essere accontentato.
Le parole di Andy Mitchell, direttore globale delle media partnership di Facebook, aiutano a capire le intenzioni della compagnia: “Si tratta di un ulteriore passo verso il nostro obiettivo più grande. Cioè rendere i contenuti di qualità disponibili nella maniera migliore possibile agli utenti”.
Per approfondire: Facebook: video di 7 secondi al posto della foto profilo.
La questione dei ricavi pubblicitari
Facebook Instant Articles potrebbe limitare i ricavi pubblicitari che arrivano ai quotidiani? Gli editori possono seguire due strade: in primo luogo vendere in autonomia gli spazi pubblicitari all’interno degli Instant Articles e in questo caso i guadagni vanno al 100% agli editori.
La seconda: lasciare a Facebook il compito di trovare l’advertising. Però, ci sono delle condizioni da rispettare. Il 70% degli introiti entra nelle tasche dei giornali e l’altro 30% lo monetizza l’azienda di Menlo Park. Tuttavia, quest’ultima situazione deve ancora concretizzarsi. Oggi il social più famoso del mondo non ricava ancora nulla dalla pubblicità inserita in questi contenuti.
I vantaggi per utenti e publisher
Il primo grande vantaggio di Facebook Instant Articles è quello di migliorare la user experience: i contenuti si aprono con un tap all’interno del social e le pagine sono più veloci. Il secondo vantaggio riguarda i publisher: possono caricare il contenuto dal proprio CMS, utilizzando uno specifico plug-in. In pratica, l’autore non ha bisogno di aprire una nuova posizione per usare la feature di Zuckerberg.
Per approfondire: Facebook Local Market, commercio tra vicini.
La tua opinione
Facebook Instant Articles è l’anello di congiunzione che il mondo del giornalismo stava aspettando. Lo strumento ideale per creare quel legame a lungo cercato tra contenuti editoriali, social e mobile. E’ davvero così? Tu hai avuto modo di usare questa nuova funzione? Cosa ne pensi? Racconta la tua esperienza nei commenti e parliamone insieme.