L’attività di monitoring è fondamentale per un brand. In questo modo puoi avere il polso della situazione, e puoi individuare tutti gli aggiornamenti che parlano di te e della tua azienda. Possono esserci dei commenti positivi o negativi, richieste di informazione, attività di customer care: oggi è importante ascoltare i potenziali clienti.
Per ottenere buoni risultati devi usare dei tool. Ce ne sono diversi, adatti a tutte le esigenze: Hootsuite e Tweetdeck sono utili per seguire Twitter, Mention è la piattaforma che preferisco perché è capace di riunire in un unico luogo social e pagine web. Per chi non ha molte esigenze, invece, c’è Google Alert.
Quest’ultimo strumento non è molto preciso, ignora diversi risultati, ma può essere un buon supporto alla versione free di Mention. Per i professionisti del web esistono altri strumenti con costi più o meno impegnativi, ma quando lavori nel marketing è giusto investire.
Anche perché non servono solo a seguire il tuo nome: i monitoring tool possono essere utilizzati per fare link earning. Ovvero per ottenere link di qualità attraverso i contenuti.
I collegamenti ipertestuali sono decisivi in una strategia SEO, difficile emergere in contesti competitivi senza link di qualità. Ecco perché alla link building si affianca il concetto di earning, un approccio che rispetta quello che è il principio espresso più volte da Google attraverso le parole di Matt Cutts: i link non devono sembrare naturali, devono essere naturali. Il primo passo per ottenerli? Dare qualcosa in cambio.
Scegli il content marketing
Vuoi ottenere link di qualità? Io sono convinto che il content marketing sia la soluzione ideale. Supera il concetto di blogging aziendale: è utile per farti notare e per portare visite sulle tue landing page. Ma non è detto che questa sia l’unica (e la migliore) soluzione. Per implementare un’attività di link earning puoi pubblicare:
- Infografiche.
- Video.
- Podcast.
- Webinar.
- Tool utili.
- Moduli e file.
- Ebook.
- Report
- Case study.
- Dati.
Il mondo del content marketing ti permette di creare una risorsa per un determinato target. Questo è un aspetto fondamentale per definire con cura il rapporto tra impegno e risultato. Un’attività di link earning deve integrarsi con una strategia generale, e definirsi intorno a obiettivi precisi.
Esempio chiaro: vuoi ottenere link da blog specializzati nel settore SEO, da professionisti di alto profilo e magari da fonti internazionali. Forse è inutile puntare sul classico e-book già letto mille volte: crea un tool gratuito capace di risolvere un problema che altri hanno ignorato, o hanno evitato perché troppo difficile da affrontare.
Per approfondire: 5 elementi fondamentali del content marketing.
Perché hai bisogno dei monitoring tool?
Ho affrontato il tema del content marketing e la necessità di un approccio strategico alla link earning: non creare risorse solo per occupare il tempo, ma naviga verso obiettivi chiari con contenuti studiati a tavolino. Ed è questo lo snodo: come si costruisce un contenuto per fare breccia tra le esigenze dei blogger o dei webmaster?
Devi ascoltare le esigenze del pubblico, devi comprendere le necessità delle persone che vuoi raggiungere. In questi casi consiglio sempre di lavorare con le informazioni custodite nei motori di ricerca e nelle community. Nel primo caso puoi usare Google Keyword Planner, Google Trends, Ubersuggest (se preferisci piattaforme professionali Semrush e Seozoom) per definire le ricerche.
Nel secondo caso devi interrogare le opinioni della community online, le discussioni che si intrecciano nei forum. Puoi iniziare la ricerca attraverso Google, ma non è facile. Soprattutto se l’argomento non è definito. I mention tool possono darti una mano: invece di monitorare il brand puoi osservare tutti i post pubblici e le pagine web che citano un topic.
Ancora un esempio: vuoi ottenere link in ingresso dai blogger che affrontano l’argomento freelance. E hai deciso di creare un modello di fattura da scaricare. Controlli con Hootsuite e Mention la query “modello fattura freelance” e noti che ci sono tante persone che citano un problema: il file non è modificabile. Così puoi creare il tuo contenuto lavorando sulle esigenze della community.
Non dimenticare la promozione
Hai creato un contenuto, hai scovato una nicchia da soddisfare, hai ottimizzato il tuo lavoro di content marketing. I monitoring tool sono stati indispensabili per delineare le necessità delle persone da raggiungere: in un web sempre più congestionato da interventi e pubblicazioni, riconoscere le lacune dei competitor può fare la differenza.
A volte queste lacune si intercettano proprio nelle conversazioni online. Ricevere aggiornamenti di Twitter, forum, post e pagine web può essere un vantaggio per promuovere il tuo lavoro. Ad esempio partecipando alle conversazioni, puntando sul comment marketing, scoprendo blogger e influencer che potrebbero essere interessati al frutto della tua attività.
Attenzione, non devi fare spam. Non devi entrare a gamba tesa nelle discussioni per lanciare il link o pubblicare commenti inutili che mirano solo a inserire l’URL della risorsa: questo non è un buon modo per promuovere i tuoi contenuti. Devi creare delle relazioni, devi seguire le conversazioni e le persone che potrebbero essere interessate al lavoro che hai pubblicato.
Il monitoraggio è utile per individuare le persone da contattare in privato, magari per proporre un guest post. Il lavoro di blogger outreach è più impegnativo, contempla analisi SEO e social legate all’influenza che può avere l’attività di un blogger sul tuo brand. Osservare le parole chiave legate ai tuoi contenuti può mettere in luce nuovi blogger interessati alla tua risorsa, può essere la risorsa che stavi aspettando per creare nuove relazioni.
Da leggere: come impostare gli obiettivi di Analytics.
E tu usi i monitoring tool?
Per conquistare buoni link in ingresso hai bisogno di contenuti utili, qualcosa che riesca a catturare l’attenzione delle persone: maggiore sarà il tuo impegno nel confezionare il contenuto, migliori saranno le probabilità di ottenere buoni risultati. Il monitoraggio delle discussioni e degli aggiornamenti ti aiuta a puntare la tua attività verso una direzione degna di questo nome.
Anche tu usi strumenti come Mention e Hootsuite per ottenere questi risultati? O fai solo brand monitoring per assicurarti che non ci siano minacce all’orizzonte? Fammi sapere qual è la tua opinione: aspetto la tua esperienza nei commenti.