Se possiedi un negozio reale, sarai sicuramente abituato al contatto diretto con i tuoi clienti, con i quali avrai instaurato dei rapporti confidenziali, soprattutto, se sono fidelizzati e tornano spesso da te. Dal rapporto amichevole con il cliente, saprai definire i suoi gusti, cosa gli piace nello specifico, e nel caso di clienti nuovi, con alcune domande, attraverso un interazione diretta, e studiandoli un po’ da vicino, potrai facilmente intuire le loro abitudini.
Nel mondo virtuale come puoi avere tutte queste informazioni?
Ci sono degli strumenti a disposizione per monitorare e conoscere gli utenti, uno di questi è Analytics, di cui stiamo parlando da qualche tempo in questo blog.
Di fatti, nello scorso articolo ho iniziato ad introdurre alcuni aspetti importanti che riguardavano gli utenti: perché è importante capire da chi è navigato il sito, a quali utenti è rivolto, perché bisogna conoscere l’indice di gradimento.
Sono tantissimi gli aspetti da considerare: quanti utenti arrivano a farti visita, ad esempio, in un mese, quanti di questi ritornano, quanti utenti attivi ci sono, quelli che interagiscono con i tuoi contenuti. Appurato che riusciamo a conoscere tutto questo ed anche l’età, il sesso, gli interessi, il luogo della navigazione, tutti questi dati, ci dicono, in linee generali, chi sono i nostri utenti, a cosa sono interessati e da quali regioni provengono.
Oggi affronteremo altri aspetti importanti, che riguardano gli utenti, in arrivo al tuo sito.
Iniziamo.
Dal lato rapporti pubblico, puoi analizzare il comportamento del tuo utente-cliente, conosciamo quelli nuovi e di ritorno, consideriamo quante sessioni svolgono in un dato arco di tempo, se è alta la frequenza di rimbalzo durante le visite, quante pagine osservano in media, durante una sessione, quanto dura in media una sessione e cosa interessante, conosciamo le conversioni che generano durante le visite. Nel caso di un e-commerce è un aspetto importante da non sottovalutare.
Riusciamo a coinvolgere i nostri utenti, offrendogli delle pagine interessanti?
Lo scopriamo monitorando il parametro del “coinvolgimento”, in questo caso, si ha una visione della durata delle sessioni, che avvengono in un tempo espresso in secondi, e ad ogni intervallo di tempo, viene associato il numero di sessioni e le visualizzazioni di pagina.
Per rendere il discorso più chiaro, nello specifico guardiamo il grafico:
notiamo, che ci sono un numero elevato di sessioni, che si svolgono in un tempo molto breve, compreso tra i 10 secondi. 10 Secondi sono il minimo di durata, se vanno via in questo arco temporale, c’è da lavorare sul sito, manca il coinvolgimento, e dobbiamo capire, quali sono nello specifico le pagine, che determinano più uscite, oppure quelle che hanno durata troppo breve.
Il dato che registra oltre le 3000 sessioni, svoltesi in una durata di tempo che va da uno a tre minuti, e quelle, che si svolgono, tra i tre e i sei minuti, è interessante, l’utente si trattiene sul sito, visitando una o più pagine. Questo è un fattore da non sottovalutare e da tenere in considerazione perché è l’indice di gradimento degli utenti.
Da lato rapporto pubblico inquadriamo anche la tecnologia usata dagli utenti: quale browser e sistema operativo utilizzano maggiormente, da quali dispositivi si ottengono più visite, se da mobile, da desktop oppure da tablet. Altro dato interessante per inquadrare il nostro utente, per finalizzare delle specifiche offerte di vendita, o delle strategie pubblicitarie. Tutto questo, dando per “scontato” che, se scopro che i miei utenti navigano da mobile, il sito analizzato sia responsive. 🙂
Se vogliamo saperne di più, possiamo sapere nello specifico da quali dispositivi mobili, si ottengono più visite, conoscendo anche il modello e il brand.
Altro parametro da valutare è il flusso degli utenti, seguiamo il grafico,
per conoscere i percorsi che gli utenti effettuano, ho riportato un esempio, in cui tracciamo che il maggior numero di sessioni arrivano dall’Italia, vediamo quali sono le principali interazioni, quali sono le pagine dove arrivano gli utenti, la percentuale di abbandoni e le interazioni successive, cioè gli spostamenti su altre pagine, il grafico riporta fino alla terza interazione, ma estendendo il flusso si possono conoscere anche le successive pagine viste.
Conclusioni
Abbiamo fatto un passo avanti nell’ intricato mondo di Analitycs, tool prezioso per monitorare il business online. Abbiamo visto insieme, come misurare l’indice di gradimento dell’utente, perché è importante questo dato, e quale arco temporale delle sessioni è da considerarsi positivo o negativo per la valutazione della metrica. Abbiamo visto le sessioni e i flussi, il percorso che l’utente compie sul sito, per carpirne l’atteggiamento e l’interesse.
Ora approfondiamo insieme l’argomento, conosci un’altra strada per arrivare all’ indice di gradimento? Usi questa metrica per conoscere il tuo pubblico? La applichi al tuo sito? Hai mai considerato tutti questi aspetti inerenti gli utenti che arrivano al tuo sito?
Ti invito a raccontare la tua esperienza sul campo nei commenti.