Ma certo, apri un blog e non ti preoccupare. Inizia a muovere contenuti, inizia a pubblicare articoli di qualità: il resto lo fa il web. Anzi, il social web. Ti sembra una frase senza fondamento, vero? Ogni giorno ascolto fandonie del genere, storie di persone che vedono l’arte del blogging come un qualcosa da fare a cuor leggero. Senza investimenti.
Tanto il blog è gratuito. O meglio, la base di partenza è a costo zero. Puoi scaricare WordPress dal sito wordpress.org e puoi scegliere un tema prestabilito. Il tutto senza sfilare il portafoglio dalla tasca. Certo, non sono il massimo questi temi e magari non puoi scegliere i colori. Ma hai accesso al codice e puoi modificare come preferisci.
Poi ci sono i plugin WordPress che fanno il resto.
Con un po’ di competenze puoi iniziare a bloggare. E quindi puoi iniziare quel percorso di inbound marketing che non si ferma alla semplice pubblicazione degli articoli. Anzi, i post sono il punto d’inizio, il primo passaggio. Poi ci sono le fasi utili per trasformare una visita in un lead, poi in un cliente e in un evangelista del tuo brand.
Hai già capito qual è il punto sul quale voglio fare leva: il blog ha un costo. Anche se non vuoi rivolgerti a un web designer per modificare il tema, e a un webwriter per scrivere gli articoli. Il blog ha un costo in termini di tempo. Devi investire ore della tua giornata lavorativa per creare contenuti utili ai tuoi lettori. Sai qual è la grande sorpresa? Il tempo necessario per scrivere l’articolo è solo una piccola parte: quanto tempo devi investire in un blog?
Piano e calendario editoriale
Signori, questa è la base. Per fare un buon lavoro di blogging devi creare un piano editoriale. Quindi devi definire con cura i tuoi punti di forza e di debolezza, il tuo target, i tuoi obiettivi, i contenuti che dovrai affrontare. Per farlo hai bisogno di ricerca e di analisi, di una buona attività SMM per ascoltare le discussioni online e di un SEO che ti aiuti a individuare le query degli utenti.
Detto in altre parole, devi definire con cura tutti i passaggi per creare i contenuti di qualità. E quindi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Scrivere articoli a caso può essere utile se conosci già il settore, ma nella maggior parte dei casi è sinonimo di insuccesso. Quindi hai bisogno di un piano che ti permetta di creare un calendario editoriale: una lista di articoli definiti in base alle esigenze del piano.
Quanto tempo ci vuole per creare un piano editoriale? Difficile dirlo, sono operazioni che variano in base al progetto (a volte anche mesi). Per un calendario ci vogliono un paio di giorni per iniziare, poi il processo diventa più snello.
Da leggere: checklist per ottimizzare un sito in corso d’opera.
Ricerca delle fonti
Per scrivere un articolo devi lavorare sulle fonti, ovvero devi trovare gli spunti utili per scrivere i tuoi contenuti. Contenuti che non nascono da zero: hanno bisogno di solide basi, numeri, riferimenti chiari per diventare dei pilastri nella tua nicchia. Soprattutto se lavori su contenuti più corposi come tutorial e pillar article.
Quindi hai bisogno di fonti. Hai bisogno di riferimenti chiari. Io di solito lavoro molto con Feedly per organizzare i blog del settore e per avere gli approfondimenti utili. Per il real time, invece, monitoro fonti ufficiali con le Twitter List: grazie a Hootsuite posso avere tutto sotto controllo. Quanto tempo mi porta via questo lavoro? Un’ora al giorno è sufficiente, ma divido i 60 minuti in sessioni differenti.
Scrittura e pubblicazione
Questa è la fase centrale del processo di blogging: devi scrivere, e devi scrivere bene. Non puoi risparmiare tempo su questo punto: i contenuti di qualità sono decisivi. Quindi devi scrivere articoli perfetti da un punto di vista grammaticale e sintattico, devi seguire le linee individuate dal calendario editoriale, devi trovare link interni e di approfondimento.
Ma non basta. C’è la formattazione, c’è la rilettura, c’è la ricerca del materiale visual per arricchire il testo. Anzi, per completarlo e per fare in modo che il lettore trovi il maggior numero di informazioni possibili. Il tuo articolo deve essere completo. Perfetto. O almeno questa è l’idea, poi la perfezione non esiste e questo lo sai. Però devi andarci vicino. Tempo necessario? Minimo un’ora ad articolo.
Per approfondire: come migliorare le immagini del tuo blog.
Distribuzione e commenti
Hai pubblicato un articolo? Bene, arriva il momento della condivisione sui social. E questo non vuol dire buttare i link sulle bacheche, ma creare dei post (magari con grafiche specifiche) per migliorare la condivisione dei contenuti. Hai una newsletter? puoi pensare a una distribuzione attraverso questo canale, ma hai bisogno di tempo per creare testi e immagini.
Non dimenticare i commenti. Ogni condivisione è un’occasione in più per intercettare utenti utili al tuo scopo, ma anche domande e richieste di supporto. La regola è semplice: devi rispondere ai commenti su ogni piattaforma. E per fare questo hai bisogno di tempo. Per distribuzione e moderazione dei commenti io calcolo sempre più di 30 minuti al giorno. Partendo sempre dal minimo sindacale.
E tu quanto tempo ci metti per fare blogging?
Queste stime sono approssimative e personali: non ho alcuna intenzione di definire a priori il tempo necessario per fare blogging. Questa è la mia esperienza personale, queste sono le mie stime. L’importante è avere ben presente l’importanza del tempo: per fare blogging non basta solo scrivere.
Adesso però mi farebbe piacere avere la tua opinione: di quanto tempo hai bisogno per la tua attività di blogging? Qual è il passaggio che ruba maggior tempo? Lascia la tua esperienza nei commenti.