Semplice parlare di integrazione tra blog aziendale e Twitter: sono due canali che si completano, soprattutto se usi il social per creare interazioni, per accorciare le distanze con i potenziali lettori. A volte la voce del corporate blog può sembrare troppo istituzionale (nonostante gli sforzi del webwriter). In questi casi Twitter può sdrammatizzare il tutto e portare la comunicazione a un piano conversazionale.
Stessa cosa vale per Google Plus: gli scenari che si aprono per un blog aziendale che decide di sfruttare la forza di Mountain View sono infiniti. Soprattutto se la tua azienda ha bisogno del discorso local. Diventa difficile quando si cerca di affrontare la fusione con Instagram, ma le possibilità non mancano.
E Pinterest? Riusciresti a integrare il tuo blog aziendale con Pinterest? La risposta appare semplice: certo. La connessione tra blog aziendale e il social network appare semplice: creo un profilo, lo curo il minimo indispensabile per non trasformarlo in un cimitero, inserisco un pulsante Pin It sul blog e via. Ti sembra uno scenario triste? Anche a me, e la media non è poi così lontana da questa descrizione.
La base per lavorare con Pinterest
Per integrare Pinterest e blog aziendale non basta lavorare sulle connessioni materiali tra account e pagine web. Ma sono necessarie, non puoi farne a meno. Devi lavorare soprattutto sulla condivisione, sulla possibilità che offri agli utenti di condividere i tuoi contenuti sulle bacheche Pinterest. In questo caso puoi scegliere i classici bottoni messi a disposizione da Pinterest, oppure optare per un plugin WordPress che ti permetta di far apparire il bottone share direttamente sull’immagine quando si passa il cursore del mouse.
Personalmente ho sempre ottenuto buoni risultati da questa soluzione, e ho notato che anche altri blog scelgono questa strada puntando anche alla condivisione visual su altre piattaforme (tipo Facebook o Twitter). L’unico problema: l’assenza di un counter che faccia da riprova sociale. La soluzione: quando pubblichi un visual particolarmente importante, tipo un’infografica, puoi inserire un pulsante Pin It a parte. Sopra o sotto il contenuto. In questo modo puoi sfruttare la forza dei numeri per spingere altri utenti alla condivisione (guarda l’esempio in alto).
Cosa condividere su Pinterest?
Il problema principale dell’account Pinterest: non so cosa condividere. Ho messo i pulsanti, ho creato un account ma non ho contenuti visual. O quantomeno non ho contenuti degni di nota perché uso immagini mediocri e ripescate dai siti di stock photo per pochi crediti.
Tutto dipende dai tuoi obiettivi: se vuoi portare traffico al blog attraverso Pinterest devi puntare sui contenuti personali, ovvero su un visual che crei e che inserisci sul tuo blog. I pulsanti Pin It faranno il resto. Certo, per ottenere dei buoni risultati non basta pubblicare un’immagine mediocre: devi creare un’esperienza speciale che porti il lettore a inserire la tua immagine nelle sue bacheche.
Non devi essere un grafico di professione per lavorare su questo punto: programmi come Canva e Picmonkey ti permettono di lavorare sui contenuti visual e di creare facilmente dei contenuti interessanti (tipo quello che vedi in alto). La diffusione di questi programmi che automatizzano la creazione di contenuti personalizzati porta a un problema sostanziale: una similitudine tra i risultati dei vari blogger. Detto in altre parole, devi scegliere e portare avanti il tuo stile. Senza copiare. Altrimenti rischi di appiattire il tuo stile e di seguire sempre la strada creata da altri.
Ovviamente puoi investire in contenuti extra, tipo le infografiche, ma valuta bene le tue azioni: puoi partire da una soluzione gratuita a un lavoro a pagamento che dovrà portare determinati frutti sia in termini social (condivisioni), sia nel settore SEO (link in ingresso). In questi casi lavorare su Pinterest può essere utile, ma è necessario sfruttare anche un lavoro di Digital PR.
Vuoi lavorare sul brand?
Vuoi sfruttare Pinterest per farti conoscere e diventare un punto di riferimento in un determinato settore? Perfetto, puoi puntare sulla content curation e racchiudere nelle tue board contenuti pubblicati da altri blogger. Le bacheche di Pinteret sono ideali per questo lavoro: puoi organizzare contenuti attraverso l’inserimento in bacheche tematizzate, puoi inserire link e approfondimenti nelle didascalie, puoi sfruttare gli hashtag per contestualizzare con precisione i contenuti e con le mention puoi citare eventuali utenti interessati alla tua attività.
Tutto questo rappresenta un lavoro utile alle persone che cercano contenuti selezionati, e puoi sfruttarlo sul tuo blog per arricchire pagine, articoli, sidebar. In questi casi l’obiettivo è quello di farti conoscere come esperto in un determinato settore, e portare avanti il tuo blog nel lavoro di brand awareness.
Aumentare i follower di Pinterest
Per quanto riguarda l’aumento di follower hai diverse soluzioni: semplice, icona, pulsante, board embeddata nella sidebar o nel footer per mostrare ai tuoi lettori i contenuti che condividi. Io consiglio di usare una soluzione che permetta di automatizzare il processo di inclusione senza abbandonare il blog. In questo caso può andare bene un pulsante ufficiale o l’embedded di una bacheca che puoi sfruttare anche nei singoli post.
Icone statiche? Sì, può essere una soluzione utile nel footer o nella pagina dei contatti. Ma io punto soprattutto sul pulsante per ottenere dei risultati migliori. Un’ultima attenzione per quanto riguarda il settaggio generale del profilo (descrizione, link, coerenza visual dell’avatar con il blog) e sei in pista.
Come integrare Pinterest e blog aziendale
Oggi ho affrontato questo argomento cercando di risolvere lo storico problema di chi vuole sfruttare Pinterest ma non ha materiale da condividere. Alla base di questo ragionamento c’è una riflessione: quando non hai la possibilità di investire tempo è meglio evitare. Pinterest, come qualsiasi altro social, ha bisogno di cure continue nella selezione del materiale, ma soprattutto nell’interazione con gli altri utenti.
Senza interazione con la community, con gli utenti interessati alla tua attività, il profilo Pinterest rischia di rimanere un luogo senza prospettive. Senza futuro. Sei d’accordo con questa idea di integrazione con il blog aziendale? Lascia la tua idea nei commenti.