C’è modo e modo per condividere un link su Facebook. Tu sai bene che il successo del tuo blog è legato anche alla tua capacità di sfruttare i social a tuo favore. E in questa attività di social media marketing c’è anche la buona ottimizzazione di un link condiviso. I social servono per creare relazioni, certo, ma se vuoi portare nuove visite verso il blog non hai scelta: devi condividere il link.
D’altro canto le pagine Facebook diventano un surrogato del feed rss: le persone seguono i tuoi aggiornamenti sui social, quindi è giusto che da parte tua ci sia una grande attenzione verso la condivisone del link. Una condivisione che nella maggior parte dei casi si sviluppa in un modo semplice, ma non sempre efficace: copia e incolla del link nella didascalia. Al massimo con un minimo di testo.
Funziona? Dipende, io però cerco di migliorare questa operazione e di girare intorno ai problemi che spesso si presentano a causa di diversi elementi grafici e testuali. Oggi voglio condividere con te 4 modi alternativi per ottimizzare la condivisione di un link su Facebook. Vediamo se li conosci tutti.
1. Usa le immagini nel miglior modo possibile
Quando condividi un link su Facebook si apre la preview del link: una sorta di anteprima che ti permette di mostrare il titolo, la descrizione e l’immagine del post. Ecco, mi concentro su quest’ultimo elemento: l’immagine. Sai bene che l’elemento visual è decisivo per attirare lo sguardo delle persone. In una home page affollata di aggiornamenti il tuo post deve essere una freccia diretta all’attenzione del potenziale lettore.
Come ottenere questo risultato? In primo luogo scegliendo un’immagine di qualità, ma questo non è un problema: ci sono decine di siti come Unsplash e Pixabay che offrono materiale utile. Ora devi scegliere le dimensioni adatte, quelle che ti permetteranno di ottenere la preview grande. L’ideale sarebbe avere un’immagine di 1200 x 628 pixel, ma è valido qualsiasi formato non inferiore ai 600 pixel di larghezza.
E cosa succede quando condividi un post con un’unica immagine stretta e lunga, tipo un’infografica? Generi un box brutto da vedere. Per questo motivo ti consiglio questa soluzione: inserisci un’altra immagine con le dimensioni utili nella cartella media del blog e suggerisci al plugin WordPress SEO di Yoast di prendere quest’ultima. In questo modo la preview sarà sempre in regola.
Ricorda che con WordPress SEO di Yoast puoi anche impostare un’immagine di default per condividere la home page e le pagine che, per qualche motivo, non hanno più il visual.
A proposito di immagini… hai già provato a condividere soluzioni differenti su Facebook? Al posto del classico JPG o PNG puoi usare le GIF. Come si carica una GIF su Facebook? Basta incollare nel campo didascalia il link assoluto del file, quello con l’estensione, e verrà richiamato. lo stesso vale per le immagini di Instagram: in questo modo hai un bacino di contenuti visual infinito da usare in completa libertà (il link che inserisci è alla fonte).
A proposito: sai che puoi ottenere dei link importanti con le infografiche?
2. Attenzione alle citazioni
Rimango sulle immagini e ti lancio quest’idea: usa il testo, usa le citazioni, descrivi il contenuto del post già nell’immagine. In questo modo sarà ancora più semplice per il potenziale lettore individuare e riconoscere gli argomenti dei tuoi contenuti. Attenzione, però: non è facile creare una buona immagine con testo.
In primo luogo devi fare attenzione al contrasto tra sfondo e font: devi assicurarti che le lettere siano visibili, e con una foto può essere difficile a causa dello sfondo irregolare. Come si risolve? Con un velo trasparente che lasci intravedere lo sfondo facendo da base per le parole. Ora però devi fare attenzione alla posizione degli elementi nell’immagine.
Se non sono centrali rischi di farli uscire dai bordi e creare un effetto pessimo. In questo caso ti consiglio di usare Canva perché ti permette di centrare il tuo lavoro con una precisione assoluta. Senza dimenticare che con Canva puoi scegliere diversi font e soluzioni grafiche per dare valore alla preview. E se devo ridimensionare/ritagliare l’immagine uso Picmokey che ha una griglia altrettanto precisa (immagine sopra).
3. Crea la didascalia
Quando condividi un link hai a disposizione tre campi dedicati alla scrittura: il titolo, la descrizione e la didascalia. I primi due campi sono recuperati di default da tag title e description. Quindi, se hai lavorato bene con questi meta tag, puoi già avere un risultato interessante. Nella didascalia, invece, cosa puoi mettere?
Io di solito lavoro cercando di dare non solo informazioni in più, ma anche qualche aspettativa. Strizzo l’occhio all’anima copy e suggerisco: “Guarda, la soluzione del problema è qui: vieni a dare uno sguardo”. Oppure: “Sei sicuro che già conosci questi punti? Secondo me puoi imparare molto da questo post”. Ovviamente devi sempre smussare gli eccessi: devi essere credibile, onesto, sincero.
Altro punto importante per creare l’anteprima: usa le parole del tuo pubblico. Hai una Facebook Fan Page? Bene, gli insight ti danno una panoramica interessante, puoi individuare genere, età e altri dettagli legati alla popolazione di riferimento. Non bastano, ovvio, ci vuole anche un attento lavoro di monitoring delle community. Ma l’obiettivo è questo: capire e usare il linguaggio del tuo pubblico nel copy.
E poi lavora intorno all’obiettivo. Si tratta di un link che porta al tuo articolo? Usa una call to action e magari una emoji con freccia per spingere il lettore a cliccare. C’è un’offerta? Punta sull’urgenza, sulla scarsità dei posti e sul tempo che sta per finire. La linea che funziona sempre: punta sui vantaggi che puoi dare a chi clicca sul tuo link.
4. Quanto testo mettere nella didascalia
La domanda che tutti fanno: quanto testo in una didascalia? In linea di massima poco. Lo stesso Facebook, nelle linee guida per creare una buona inserzione, suggerisce di puntare su testi brevi e immediati. Inoltre una ricerca di Social Media Desk pubblica dei dati abbastanza chiari: poco testo nelle didascalie di Facebook, grazie.
“Our editorial team is going to try writing shorter posts to get people to click-through to our website a bit more often”: questa è la sintesi. I click al link aumentano fino a 120 battute, poi inizia un drammatico calo. Non voglio limitare la tua attività, non voglio mettere paletti. Quello che devi fare è provare. Poi ancora provare e riprovare. Solo così puoi avere delle risposte legate alle abitudini e alle preferenze del tuo target.
Ah, quanti hashtag inserire su Facebook? Io direi massimo uno, possibilmente brandizzato (tipo #nomebrand o #nomebrandtips).
E tu come condividi i link su Facebook?
Queste sono le mie soluzioni per risolvere piccoli problemi di condivisione su Facebook: a volte basta un’attenzione alle immagini o al testo per ottenere molto. Tu hai qualche problema simile? Condividi anche tu le immagini e i testi in questo modo? Lascia la tua opinione nei commenti, cerchiamo di ottimizzare insieme il tuo articolo.