In questo periodo sto lavorando molto con microfoni, luci e webcam. Ho deciso di affrontare questo punto del content marketing e di affiancare alla scrittura dei post la registrazione dei video. Al centro c’è sempre il mio desiderio di comunicare, ma lo voglio fare in modo diverso.
Il motivo è semplice: non puoi esprimere tutto con la scrittura. E, soprattutto, non puoi soddisfare le esigenze del pubblico con un articolo. Oggi il contenuto di qualità è racchiuso nella giusta sintesi, in un insieme di codici che varia in base alle condizioni.
Quali sono le necessità del pubblico? Come si muove la community sul web? La complessità dei contenuti può essere espressa solo attraverso le parole? Google ama i testi scritti bene, e le pagine web che rispondono alle domande dei lettori. Mountain View registra il comportamento degli utenti sulle tue risorse, non si concentra solo sul testo.
Questo significa che i contenuti di qualità, in alcune circostanze, devono andare oltre il copywriting. Per questo ho deciso di registrare video. In realtà sono ancora in fase di studio, sto provando diverse soluzioni per migliorare il risultato finale. Questo mi ha portato a segnare sul block notes alcuni snodi fondamentali per registrare video tutorial di qualità.
Organizza e definisci
Stai girando un video. Stai utilizzando uno strumento differente dalla scrittura. Ciò significa organizzare e mettere in evidenza i pregi, smussando i difetti. Organizza una scaletta su carta, studia i passaggi, non arrivare davanti all’obiettivo senza un minimo di preparazione: rischi di perdere tempo e improvvisare in malo modo il lavoro.
Un’organizzazione preventiva dei punti da affrontare ti permette di essere breve, asciutto, senza inutili approfondimenti e sbavature. I tempi dei video sono minimi, non puoi annoiare il pubblico con inutili sfoghi. E non dimenticare gli aspetti utili alla SEO: una sitemap specifica ti consente di comunicare a Google la presenza di questi contenuti nei post.
Acquista una buona strumentazione
Molti blogger provano a confezionare video tutorial con la videocamera del nonno, sfruttando la webcam del PC, confidando nella luce del sole. Speranza vana, te lo dico io. Per avere dei risultati accettabili devi investire, devi acquistare una strumentazione valida.
Questo step è utile per avere un contenuto presentabile e ammortizzare le paure iniziali. Hai capito bene. All’inizio, se non hai mai girato video, hai un gran timore di questo processo. La voce fa schifo, la faccia sembra pessima, la pelle acquista una pigmentazione nuova.
Tutto sembra suggerire un unico messaggio: molla questa storia e ritorna a scrivere. Per me è stato così, all’inizio ero demoralizzato. Quasi impaurito dal video. Poi ho fatto una breve ricerca su internet, ho chiesto consiglio e sono arrivato a una conclusione. Devo investire su tre fronti:
- Un microfono per la voce: Samson Blue Yeti.
- Una webcam per riprendere il viso: Logitech C920.
- Una luce per dare valore al soggetto: softbox.
La situazione è cambiata completamente. Il risultato finale è spettacolare, almeno rispetto ai primi contenuti. La voce non rimbomba nella stanza e riconosco il volto nel video. Chiaro, puoi andare oltre la webcam e puntare a una reflex. Ma per adesso ho preferito investire in questa direzione.
Per approfondire: usare i video nell’email marketing, quali sono i vantaggi?
Scegli un tool per il montaggio video
Qual è il miglior software per creare video? Ci sono decine di programmi del genere, ma non dimenticare il tuo scopo: creare dei tutorial. In base alla mia esperienza la scelta cade subito su Screenflow. Il motivo? Puoi creare registrazioni dello schermo e aggiungere il riquadro con il tuo volto, hai una serie di strumenti a disposizione per inserire note, evidenziare il cursore, dare risalto alle sezioni.
Insomma, i vari iMovie e Adobe Premiere possono fare molto, ma per i video tutorial io scelgo Screenflow. È a pagamento, ma non costa molto. Se vuoi dei risultati professionali devi investire.
Presentati nel miglior modo possibile
L’abito fa il monaco. Nel mio lavoro di ottimizzazione dei video tutorial ho capito che non puoi presentarti senza una pianificazione del contesto. E della tua figura. Registrare un podcast può essere più semplice sotto un certo punto di vista, ma il video pretende massimo impegno. Cosa significa questo?
- Scegli un codice estetico – Guarda i grandi vlogger, hanno un codice estetico ben preciso. C’è chi indossa una maglietta con una fantasia specifica, chi preferisce farsi riconoscere con un dettaglio ricorrente e chi punta tutto sul primo piano. Scegli un leit motiv e portalo avanti nel tempo.
- Elimina le distrazioni – Porte che sbattono, finestre aperte, figlio o parenti rumorosi, elettrodomestici che ronzano in sottofondo: questo è poco professionale. Basta poco per fare la differenza, prima di registrare assicurati che tutto sia silenziato.
- Scegli uno sfondo – Ci sei tu in primo piano, ma dietro cosa mostri? C’è chi preferisce lavorare con uno sfondo artificiale. Ovvero con un telo dal colore omogeneo alle spalle per dare massima importanza alla propria figura. Altri vlogger, invece, preferiscono lavorare con uno sfondo differente, magari con una libreria o uno studio. Un buon modo per comunicare personalità, per mostrare chi sei.
Per concludere la presentazione devi curare qualche dettaglio. Ad esempio devi scegliere una buona sigla, una schermata che presenti il video, un sottofondo musicale che accompagni la tua voce.
Sembra strano ma quest’ultimo dettaglio può fare la differenza, soprattutto se lo abbini a uno sfondo con grande personalità. Rappresentano insieme un codice comunicativo parallelo, posizionano la tua persona nell’immaginario collettivo.
Pensa al pubblico
In questo percorso è importante prestare attenzione alla tua figura, al come ti presenti davanti all’obiettivo. Ho già suggerito di scegliere un codice estetico, ma prima devi lavorare su due punti che possono diventare un ostacolo difficile da superare. O almeno per me così è stato. Sto parlando del guardare verso la telecamera e, soprattutto, di avere un atteggiamento naturale.
All’inizio è così. Non riesci a guardare verso l’utente perché non lo vedi, di fronte a te hai l’hardware privo di reazioni. Quindi guardi altrove, non senti l’esigenza di dirigere lo sguardo verso quell’occhio vitreo e oscuro. Il risultato, però, è pessimo: interrompi il legame con chi si trova dall’altra parte.
Sei distante. Freddo. E questo non è il massimo per chi vuole comunicare online. Il mio consiglio è semplice: fai esercizio, costringiti a guardare verso la webcam. E fallo nel modo più naturale possibile, scandendo le parole. Soprattutto, cerca di sorridere: i musoni non fanno colpo nei video (neanche nella vita quotidiana a dirla tutta).
Hai registrato video tutorial?
Queste sono le mie osservazioni, questa è la mia esperienza personale. Grazie ai passaggi che ho elencato sto creando dei video tutorial degni di questo nome. Sono ancora lontano dai livelli di un vlogger che pubblica su YouTube da quando ha messo piede sul web, ma il bello di questo lavoro è proprio questo: vuoi migliorare? Puoi farlo.
Alla base c’è sempre la buona volontà, il desiderio di andare oltre le proprie competenze e mettersi in gioco. Per guadagnare di più, per ottenere risultati concreti, per inseguire le proprie passioni. Allora, hai qualche consiglio per migliorare i video tutorial? Lascialo nei commenti.