Creare un preheader efficace per email è davvero necessario? Non basta scrivere un oggetto email accattivante per attirare l’attenzione? Ti rispondo senza giri di parole: devi fare di più e spingerti oltre questa stringa di testo che resta sempre e comunque fondamentale.
In un universo digitale in cui lo spam mette costantemente sotto attacco la tua casella di posta elettronica, il preheader diventa uno strumento prezioso. Differenzia e valorizza il tuo contenuto e svolge un’ulteriore azione di trasparenza verso i lettori, contribuendo a fortificare il rapporto di fiducia.
Ti dico di più: ottimizzare l’anteprima di una email può incrementare i tassi di apertura e, di conseguenza, le conversioni. Hai sottovalutato questo strumento? Corri subito ai ripari. Vuoi creare un preheader efficace per email? Ecco i miei consigli.
Che cos’è il preheader per email?
Il preheader tradotto in italiano è l’anteprima della email e viene visualizzato nei client di posta che lo integrano. Si tratta di un micro contenuto che si trova dopo o accanto all’oggetto e viene ricevuto dal destinatario. Questo breve testo d’anticipazione ha una rilevanza strategica: rafforza il messaggio dell’oggetto oppure comunica informazioni aggiuntive che fanno riferimento al corpo email.
In pratica, il preheader si trasforma in una sorta di sommario del messaggio ed è utile alle persone per farsi un’idea del testo che andranno a leggere. Gioca un ruolo chiave sull’apertura o meno della posta elettronica, per questo motivo devi scriverlo con cura.
Perché è così importante?
Prima di darti qualche consiglio per creare un preheader efficace cerchiamo di capire perché è così importante per fare email marketing. In primo luogo perché consolida l’autorevolezza del brand e ti aiuta a non essere contrassegnato come spam.
Inoltre il preheader crea un percorso di conoscenza sempre più profondo che conduce a una maggiore chiarezza delle informazioni: inizia dal mittente che deve essere riconosciuto dal ricevente, continua tramite l’oggetto email che trasmette il tema principale del messaggio e si conclude con la lettura dell’anteprima che permette all’utente di capire se è interessato al contenuto interno della email. E di conseguenza spinge l’individuo a compiere un’azione.
In un’ottica mobile, un preheader efficace amplia il significato dell’oggetto email: come saprai, questa stringa di testo deve mantenersi tra i 50-60 caratteri in ambito desktop ma da smartphone il discorso cambia. L’oggetto deve essere molto breve altrimenti corre il rischio di essere tagliato.
In questa situazione, dove sempre più persone consultano le email dal cellulare, un preheader può rappresentare un valido alleato. Il motivo? Può rendere più appetibile il contenuto dell’offerta.
Come scrivere un preheader: concentrati sull’attacco
Il primo passo per creare un preheader efficace è puntare ai concetti più importanti. Lo spazio a disposizione è limitato e tu devi usare al massimo e con maestria questa opportunità. Su Gmail puoi sfruttare tra i 100 e 110 caratteri (circa) spazi inclusi.
Nella prima parte del testo ti consiglio di comunicare i passaggi decisivi per suscitare subito l’interesse del pubblico: sto parlando di parole chiave e numeri. Usa tutte le battute a disposizione, diversamente rischi di ritrovarti in automatico parole pescate a caso dal corpo email.
Oppure puoi puntare sulla brevità e all’essenziale costruendo un preheader d’impatto. Ricorda, però, di non svuotare di significato questo supporto, non impiegarlo per ripetere l’oggetto.
Prova a personalizzare il messaggio, dandogli calore. Se non hai paura di sperimentare e uscire fuori dagli schemi potresti usare gli emoji. Questa pratica richiede moderazione e non si adatta a tutti i preheader. Ad esempio, in un’anteprima sugli sconti per i regali di Natale potrebbe andare bene.
Preheader e oggetto raccontano una storia
Ti ho già accennato che l’anteprima di una email può dire qualcosa in più rispetto all’oggetto, contribuendo in qualche modo a completarlo. Ma tutto questo deve essere fatto con pertinenza.
Quando decidi di creare un preheader efficace per email puoi raccontare una piccola storia che inizia proprio dall’oggetto. Considerare queste soluzioni come due entità separate riduce le possibilità di successo della tua campagna di email marketing. Immaginale come un tandem ben sincronizzato.
Inserisci una call to action nel preheader email
Come aumentare l’open rate delle email? Aggiungendo una call to action – una chiamata all’azione – nell’anticipazione per persuadere l’utente a mettere in atto un determinato comportamento.
In questo modo rendi più concreto il preheader e favorisci il coinvolgimento. Per dare maggiore visibilità alla call to action potresti inserirle nelle frecce. Così lo sguardo tende a focalizzarsi su quel punto.
Vuoi creare un preheader efficace per email?
Creare un preheader efficace per email richiede un lavoro di grande attenzione per i dettagli e capacità di sintesi. Ma può essere una risorsa da mettere a frutto per migliorare una strategia di email marketing. Tu come ti muovi per scrivere un preheader di una email? Racconta la tua esperienza nei commenti.