Domanda strana, vero? I contenuti di un blog si trovano in home page e sono gli articoli. Proprio così, questi sono i contenuti del blog: i post che ogni giorno (o comunque ogni settimana) puoi leggere grazie al feed rss, alla pagina Facebook e a qualsiasi fonte capace di seguire gli aggiornamenti. 

blog contenuti

Certo, questi sono i contenuti principali. Ma non sono gli unici: un blog è ricco di contenuti che superano la quotidiana pubblicazione in home page. E sai cosa? Devi riconoscere e ottimizzare anche questi.

Pagine fisse

Le pagine fisse di un blog sono una risorsa indispensabile perché permettono di mettere in evidenza determinati aspetti della tua attività. Nelle pagine fisse lasci quello che il lettore deve trovare sempre, in ogni angolo del blog. Ecco qualche esempio:

  • Pagina about me
  • Pagina contatti
  • Guide specifiche
  • Raccolta di contenuti
  • Landing page

È buona norma che le pagine fisse si trovino nella sezione di navigazione dell’header, ovvero la parte alta del blog, oppure nella sidebar. In questo modo il lettore può muoversi sempre da una risorsa all’altra senza abbandonare la pagina in cui si trova.

Ma quali sono i consigli per ottimizzare le pagine fisse di un blog? Lavora su una scrittura simile a quella che usi per i tuoi articoli migliori, in modo da non variare il tone of voice, dai tutte le informazioni necessarie all’utente che cerca una risposta (una pagina che non dà le risposte giuste è inutile). Ma soprattutto attenzione ai meta tag: queste pagine spesso vengono considerate risorse secondarie, quindi il webmaster tende a sorvolare su dettagli molto influenti. Per approfondire: la pagina ufficiale di WordPress.

Header

La parte principale del blog è quella sezione che prende la parte superiore dello schermo. E questo cosa significa? Ovvio: cattura l’attenzione, brucia le tappe e si impone all’occhio del visitatore.

Per questo devi usare un testo studiato con cura. Testo? Certo, il sottotitolo. Ovvero quella frase che si trova sotto al nome del blog e sintetizza il tuo progetto. Cosa fai? Come puoi essere utile al lettore? Cosa hai che altri non hanno? Il sottotitolo racchiude tutto questo. Ricorda che il micro-copywriting è importante per il tuo blog: ti aiuta a migliorare dettagli che possono fare la differenza. Ecco un articolo di Pennamontata che affronta proprio questo tema.

Tag e categorie

Due strumenti utilizzati dai blogger per mettere ordine in quella selva di contenuti chiamati articoli. Tag e categorie sono contenitori nei quali inserire i post in base a una classificazione: parli di Facebook? Vai nella categoria Social Media Marketing con il tag Facebook. 

Questo ti permette di creare delle raccolte di post molto utili. Se organizzi bene tag e categorie puoi condividerne i permalink come selezioni dedicate a temi specifici. Allo stesso modo puoi linkare in un articolo un tag o una categoria per far scoprire al lettore tutti gli articoli dedicati a un argomento.

Preferisco evitare i plugin che creano un link automatico per ogni parola che corrisponde a un tag o a una categoria: rischi di rendere il testo illeggibile. Preferisco, invece, utilizzare WordPress per inserire questi link in menu e sottomenu: questo CMS, infatti, permette di inserire qualsiasi link interno ed esterno. L’approfondimento dedicato ai custom menu arriva sempre dal portale WordPress. 

Footer

Ci sono contenuti anche nel footer? Qualcosa. Quello che non manca mai, almeno nei siti considerati affidabili, è l’elenco di informazioni legali e identificative di un soggetto o di un’azienda. 

Nel footer trovi nome, cognome, nome dell’azienda, capitale, codice fiscale, partita IVA, indirizzo fisico  e legale, numero di telefono, numero di fax, indirizzo visico delle diverse sedi, email. Questi sono contenuti, e sono importanti: l’autorevolezza di un blog passa anche dai dettagli che inserisci per renderti reperibile. Per questo non deve mai mancare anche la pagina contatti.

Pagina 404

Ok, adesso non mi prenderai sul serio. Eppure è così: anche una pagina 404 ha bisogno di attenzioni. Le persone che arrivano – per un motivo o per un altro – sulla tua pagina 404 devono trovare un ambiente favorevole per riprendere la giusta strada.

Cosa significa questo? Introduci con una stringa di testo il problema riscontrato e inserisci un link verso la home page, suggerisci la possibilità di cercare la risorsa con il modulo search che avrai la premura di inserire nella pagine, ed elenca qualche link interno verso le risorse più famose.

Le pagine 404 possono essere anche personalizzate e trasformate in qualcosa di speciale (le pagine 404 creative hanno sempre successo) ma è meglio evitarle: per questo ti consiglio di scannerizzare ogni tanto il tuo blog o il tuo sito web con Broken Link Checker.

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