“Gli alunni di un tempo non esistono più. Non mostrano attenzione e interazione nei confronti delle materie presentante in classe”. Espressioni comuni che capita di sentire un po’ ovunque, in treno, al bar, per strada. Insomma, sembra proprio che gli studenti di oggi si riducano a essere spettatori passivi di fatti, eventi storici.
Argomenti che sentono troppo distanti dal loro modo di vedere e percepire la realtà. Sembrano più interessati a trascorrere il loro tempo su Google, Facebook e WhatsApp che sui cari (vecchi) libri.
Risultato? Fuori dalle mura scolastiche poco o nulla resta del duro lavoro degli insegnanti.
Ma è davvero così? La colpa è degli studenti? Oppure è la scuola italiana che non riesce più a dialogare con le nuove generazioni? Forse le istituzioni scolastiche dovrebbero aprirsi al mondo esterno, ammodernarsi e prendere i propri iscritti “per la gola”, utilizzando in parte gli strumenti che la comunicazione 2.0 mette a disposizione.
Così verrebbe a crearsi un ponte privilegiato in cui docenti e discenti usano lo stesso linguaggio. E creano quelle famose aree di apprendimento ibride e destinate a diventare rigogliose come un campo verde da coltivare.
Un blog didattico e di classe rappresenta la cerniera ideale per creare nuovi metodi di studio e stimolare fantasia, coinvolgimento, disciplina, quel senso di comunità. Tutti elementi che permettono di imparare facendo e divertendosi.
Inoltre, un blog didattico non richiede molti investimenti in termini di denaro. È interattivo, si adatta con facilità ai diversi ambienti scolastici, non è uno strumento statico ma può crescere nel tempo e favorisce la collaborazione anche con altri progetti.
Ora andiamo al sodo. Vediamo in che modo un insegnante può fare blogging in classe.
Fare blogging in classe per condividere, riflettere e scambiare opinioni
L’insegnante può fare blogging in classe trasformando il blog didattico in uno spazio di discussione e approfondimento. Come? Attraverso contenuti che aggiungano valore alle lezioni svolte in aula. Ad esempio, con interviste (anche in formato audio e video) a persone che hanno vissuto un determinato periodo storico. Oppure con articoli di attualità che stimolino gli studenti a trovarne altri e dopo a discuterne nei commenti.
In questo modo il professore incentiva la partecipazione attiva. Pratica che permette agli alunni di confrontarsi tra loro, esponendo dubbi e domande a cui tutti possono dare una risposta. Anche con testi direttamente scritti dagli allievi dopo un’attenta ricerca delle fonti. La potenza del blog sta nel suo modo di comunicare in maniera orizzontale.
Detto in altre parole, gli studenti non sono solo imbevuti di sapere dall’alto ma diventano parte del processo di conoscenza con i loro post. E questo aspetto agisce positivamente sulla loro motivazione.
Per approfondire: le scuole devono investire nel web marketing.
Fare blogging in classe per dare informazioni e archiviare
Il blog didattico può diventare anche uno strumento per aiutare l’insegnante a distribuire le informazioni e essere certo che arrivino a tutti.
Nel blog didattico può esserci una sezione dedicata ai compiti per casa dove è lo stesso docente a comunicare l’assegno senza fraintendimenti.
Invece, un altro spazio può essere dedicato agli avvisi per famiglie in cui i genitori possono commentare, chiedendo chiarimenti in ogni momento. Ma non solo. Il blog serve anche al professore come archivio per inserire risorse utili ad arricchire una lezione. Un’area da tenere sempre aggiornata suddivisa per categorie rispetto ad argomenti e discipline e con materiale consultabile anche dagli studenti da casa.
Blogging in classe per indicare ai colleghi la strada da seguire
Una parte del blog didattico può essere dedicata alle proprie riflessioni di insegnante su questo nuovo modo di educare e istruire gli alunni. Con la tua piattaforma puoi diventare una fonte di ispirazione per i colleghi che intendono incamminarsi nel mondo del blogging.
Fornisci spiegazioni su come fare a gestire un blog didattico, diventa un punto di riferimento. Il primo passo? Instaurare relazioni virtuose. Costruisci collaborazioni con chi ha già fatto blogging in classe, aprendoti al confronto e ascoltando suggerimenti per migliorarti.
Per approfondire: education marketing, cosa vuol dire?
Fare blogging classe per documentare esperienze
Avere un blog didattico è un ottimo strumento per tenere traccia delle attività che si svolgono in classe. Con questo strumento puoi mostrare gli eventi che si tengono nella scuola a altri studenti, professori o alle famiglie.
Come? Attraverso fotografie, disegni, mini video o testi. In questo modo anche l’alunno può contare su una sorta portfolio online. Un diario sempre attivo della sua carriera scolastica che può essere anche oggetto di valutazione a fine anno.
Blogging in classe: la tua opinione
Fare blogging in classe, è possibile? Certo. A patto che i docenti riconoscano come risorse valide gli strumenti offerti dal mondo digitale. E questa consapevolezza può nascere solo dalla conoscenza e dalla acquisizione di nuove competenze. Ecco perché è importante parlare, promuovere incontri per aggiornarsi sulle nuove potenzialità offerte dalla Rete.
Ora lascio a te la parola. Hai mai usato un blog didattico? Qual è la tua esperienza? Lascia la tua risposta nei commenti e discutiamone insieme.