Fare inbound marketing per ecommerce non è un lavoro semplice, ma è uno snodo imprescindibile per vendere online e ottenere buoni risultati sul tuo shop. Il punto di partenza è decisivo in questi casi: hai pubblicato il tuo negozio digitale, adesso devi mettere in pratica una strategia per fare promozione.
Si lavora su fronti differenti, online ma anche offline. I responsabili della digital strategy sanno bene che le sponsorizzazioni occupano un ruolo dominante per spingere le risorse commerciali.
Vale a dire quelle che presuppongono una conversione immediata. Un esempio su tutti: le schede prodotto, perfette per le campagne AdWords o Facebook Advertising. Possono posizionarsi sul motore di ricerca per diverse keyword, ma una spinta con le promozioni a pagamento è indispensabile.
In questo equilibrio si inserisce la prospettiva legata all’inbound marketing per ecommerce che segue un presupposto incrollabile: devi farti trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di te. Vale a dire quando vogliono acquistare un prodotto ma anche quando devono risolvere un problema.
Da leggere: come organizzare un guest post efficace
Il primo passo: creare un blog aziendale
Non tutte le realtà hanno bisogno di aprire un blog e questa non è l’unica soluzione per applicare la logica inbound marketing per ecommerce. Questi sono i punti da chiarire prima di iniziare a lavorare
La strategia comunicativa di uno shop online deve essere chiara: il blog aziendale non è un dogma, ma è una strada privilegiata per intercettare gli acquirenti con le ricerche informazionali.
Vale a dire le query delle persone che non vogliono acquistare qualcosa, ma hanno bisogno di informazioni sul tema. La tua strategia SEO per ecommerce deve prendersi cura delle pagine di destinazione e fare in modo che si posizionino per intercettare le query commerciali. Poi ti dedichi alla maggior parte delle attività svolte sui motori di ricerca: le domande, le richieste di chiarimento.
In quest’immagine appare chiara l’importanza che può avere, in termini di posizionamento sul motore di ricerca, un blog per ecommerce ben strutturato e gestito da un calendario editoriale in grado di soddisfare esigenze precise. Ma dopo aver aver fatto questo passo devi definire il punto successivo: far fruttare il traffico acquisito. Questo è un compito centrale, ecco come ottenere i risultati sperati.
Devi veicolare il traffico verso le risorse giuste
Una volta portato il pubblico sull’articolo del blog hai un compito: trasformarlo in qualcosa di utile per il tuo business. Una prospettiva spietata? Per fare inbound marketing non puoi perdere queste occasioni.
Devi fare in modo che ci siano sempre dei percorsi correlati per portare le visite verso le pagine che ti consentono di creare delle conversioni. Mi riferisco a schede prodotto e categorie. Gli strumenti:
- Pop-up.
- Link interni.
- Banner nella sidebar.
- Pulsanti con CTA.
- Caroselli di prodotti.
Il passaggio più importante: veicolare traffico verso le pagine utili senza infastidire il lettore, devi mettere in primo piano l’user experience. Anche perché hai un secondo obiettivo da seguire: creare un pubblico fidelizzato. Questo può avvenire rispondendo ai messaggi che le persone inviano nei commenti (un buon risultato anche per il customer care service) ma soprattutto creando un legame con la gente.
Fidelizza e raggiungi il pubblico di riferimento
Il traffico verso le schede ecommerce non è l’unico passaggio utile che puoi ottenere dal lavoro sul blog, l’inbound marketing ha bisogno anche di altro. Ad esempio della fedeltà del pubblico che deve tornare sul sito con frequenza. Un tempo si lavorava bene con il feed rss, ma la situazione è diversa ora.
Oggi i social hanno preso il posto dei classici aggiornamenti nel reader. E il blog può essere lo strumento ideale per fare in modo che l’utente si iscriva alla pagina Facebook o all’account Twitter. Oppure, meglio ancora, alla newsletter dell’ecommerce. In questo modo hai un contatto stabile, un elemento da poter raggiungere con un programma di email marketing per creare un percorso comunicativo degno di nota.
Questo significa lavorare con il concetto di lead nurturing, un processo capace di nutrire il contatto con contenuti non diretti per forza alla vendita. In questo modo puoi alimentare il pubblico e usare anche i contenuti del blog. Ad esempio per inviare raccolte di post dedicati ad argomenti specifici.
Usa i post per parlare con le persone
Ho già anticipato questa possibilità ma è giusto riprenderla: gli articoli del blog devono essere un canale per avvicinarsi all’audience, per fare in modo che si possa parlare con l’azienda attraverso una voce e un volto umano. Ecco perché i post devono avere delle caratteristiche che io consiglio sempre:
- Nome e un cognome come firma.
- Box autore con riferimenti.
- Tone of voice amichevole.
Ma soprattutto devono essere un canale per commentare e ricevere risposte. Non è possibile abbandonare gli articoli senza la possibilità di commentare, e al tempo stesso non devi pensare gli interventi del pubblico senza risposta. Devi intervenire e fare un lavoro di comment marketing.
Mi riferisco alla necessità di inviare una risposta adeguata, ricca, senza timore di entrare in contatto con il pubblico. Lascia informazioni concrete, link interni ed esterni per rispondere alle domande: il commento deve diventare una protesi di ciò che hai scritto nell’articolo. Calcola che questo può essere un vantaggio anche in termini SEO: i commenti sono testi che Google legge e considera come contenuto.
Da leggere: cosa fare dopo aver pubblicato un post sul blog aziendale
Inbound marketing per ecommerce: tu come fai?
In questo articolo provo ad approfondire il tema classico di chi inizia a fare cose buone con l’ecommerce: come pubblicizzare uno shop online? Quali sono le strategie utili per aumentare le visite e, soprattutto, le vendite? Devi portare le persone giuste sul tuo blog. Magari quelle che sono interessate al tuo lavoro ma ancora non conoscono le offerte del tuo ecommerce. È un’impresa impossibile da raggiungere?
Se non hai una buona ottimizzazione SEO la risposta è scontata: sì, è difficile. Perché non basta conoscere le regole dell’ottimizzazione on-page: devi studiare le query lavorando con una keyword research robusta, capace di andare a fondo per intercettare le necessità del potenziale cliente.
A questo punto bisogna creare il miglior contenuto possibile. Ecco la strategia di inbound marketing per ecommerce, la condividi? Affrontiamo insieme l’argomento: scrivi la tua opinione nei commenti.