Le scuole devono investire nel web marketing. Non credi sia possibile, vero? Ti capisco. In Italia la maggior parte degli istituti scolastici non sanno promuoversi online. O meglio, non lo fanno nel modo giusto. Parlano in aziendalese, si presentano con siti web vecchi e non danno una risposta precisa alle esigenze degli studenti. Anzi, amplificano dubbi e paure.
Eppure, una buona strategia di web marketing da parte di scuole superiori e università aiuterebbe le nuove generazioni a compiere la scelta giusta. Ovvero intraprendere un percorso di studi senza ripensamenti.
Le scuole devono investire nel marketing. È necessario andare oltre gli spot televisivi e le brochure. Per raggiungere gli studenti le istituzioni scolastiche devono parlare il loro linguaggio e correre sullo stesso campo da gioco. Insomma, devono mettersi in ascolto e agire.
Perché le scuole devono investire nel web marketing?
La risposta è semplice: le scuole devono investire nel web marketing per restare competitive nelle campagne di iscrizione. E soprattutto per non perdere quel ruolo di guida che hanno sempre avuto nell’educazione delle giovani menti. Gli studenti 2.0 sanno muoversi con abilità su Google e i social network: nuotano nelle informazioni e le usano per prendere decisioni importanti.
Quando vogliono iscriversi a un corso di laurea o al liceo la prima cosa che fanno (di solito) è visitare il sito internet dell’istituto. Poi esplorano la pagina Facebook e consultano il blog. Forse, proprio questo strumento è la carta vincente: è una soluzione che usa un linguaggio chiaro, vicino a chi legge.
Allo stesso tempo, il blog risponde a tutte le domande, le approfondisce e dà la possibilità di interagire. Questo è un modo per far sentire subito lo studente a casa, accorciando le distanze. E poi cattura subito la sua attenzione.
Può capitare anche il contrario. L’istituto scolastico ha una cattiva presenza in rete? Dà poche informazioni e confuse? Lo studente, cambia. Si rivolge altrove. La scuola – specie se lontana – ha dato un’impressione poco seria e ha perso un iscritto, una persona da fidelizzare.
Ecco perché le sedi scolastiche devono investire nel web marketing e devono farlo con accuratezza, stabilendo degli obiettivi. Fare questo significa avere consapevolezza degli strumenti che la rivoluzione digitale mette a disposizione. Ti occupi di comunicazione in una scuola? Ci sono quattro passaggi da valutare prima di investire nel marketing. Punti indispensabili se non vuoi rischiare di fare un buco nell’acqua. Vediamoli.
Per approfondire: educare le persone al web marketing, ecco la sfida.
Primo passo, le ricerche di mercato
Le ricerche di mercato sono utili per farsi un’idea del target di riferimento. In altre parole, le scuole superiori e gli atenei devono capire quali tipi di studenti sono realmente interessati al loro programma didattico.
Con i dati alla mano è più facile creare delle strategie di web marketing mirate e indirizzate verso esigenze specifiche. In questo modo, il marketing diventa una risorsa e il rischio di perdere iscritti si riduce. E sai perché? Gli istituti scolastici hanno la possibilità di costruire un’offerta formativa davvero utile e a misura di studente.
Le scuole devono parlare agli studenti
L’università, gli istituti professionali, i licei devono convincere gli studenti a vistare il loro sito o la landing page. Come? Comunicando in prima persona attraverso contenuti e messaggi personalizzati. La tecnica dell’email marketing potrebbe essere una delle strategie da portare avanti insieme al blog.
Lo studente deve trovarsi di fronte parole che trasmettono fiducia e riescono a toccare le sue preoccupazioni, motivazioni. In questo dialogo, però, la scuola deve essere in grado di sostenere i valori che caratterizzano il suo brand. Avere un brand solido spingerà i potenziali studenti a cliccare facilmente su “Contatti”.
Ripensare alla strategia di web marketing
Attraverso le ricerche di mercato gli atenei, ad esempio, possono conoscere i media più usati dagli studenti e aggiustare il tiro della propria strategia di marketing. In che modo? Facendosi trovare con discrezione nelle pagine dei social, tra i forum e gruppi più frequentati.
Oggi le persone preferiscono acquisire informazioni nel modo più naturale possibile, fuggono di fronte a pubblicità a pagamento. Gli individui vogliono sentirsi liberi di scegliere. Con un piano di marketing senza costi la scuola può generare anche maggiori conversioni sul lungo periodo e aumentare le iscrizioni.
Parola d’ordine: monitorare
Gli istituti scolastici devono sempre avere dei sistemi di monitoraggio per sapere se l’investimento sul marketing sta funzionando. Insomma, “il come fare” ideale non è semplice da scoprire. Per questo motivo è importante comprendere i canali in grado di portare il maggior numero di studenti.
Ed è fondamentale annotare quelli che si sono trasformati in iscritti. Questa attività permette alle scuole di capire quali iniziative migliorare e quali, invece, hanno avuto successo. Naturalmente, i risultati potranno essere sfruttati per la prossima campagna.
La tua opinione
Le scuole devono investire nel marketing per garantirsi nuovi iscritti. Del resto, il pericolo dell’abbandono scolastico è dietro l’angolo. Ma non solo. Puntare sul web marketing significa anche costruire un luogo di formazione e conoscenza che comprende i veri bisogni dei suoi allievi.
Uomini e donne con un’identità ben precisa che contribuiscono a creare la scuola del futuro. Un posto più vicino alle richieste del mondo reale. Ora lascio la parola a te. Le scuole devono considerare il marketing una risorsa? Aspetto la tua opinione nei commenti.