Quando lavori con il tuo blog hai un unico obiettivo: aumentare le visite, e aumentarle il prima possibile. Il motivo è semplice: le visite rappresentano l’obiettivo immediato, facile da registrare e da elaborare.
Ma c’è dell’altro. Non basta raggiungere numeri invidiabili su Google Analytics per ottenere buoni risultati in termini di blogging. Certo, le visite sono importanti ma pubblicare articoli su una piattaforma pubblica vuol dire fare anche brand reputation, customer care attraverso i commenti, leader generation, fidelizzazione del lettore…
Ecco perché devi lavorare sulla community, devi fare in modo che i lettori si identifichino nel tuo progetto e non si limitino a leggere e visitare il tuo blog. Quali sono i passi fondamentali?
Cosa vuole il lettore?
In primo luogo devi scrivere articoli che siano in linea con le esigenze dei lettori. Non con le tue idee, non con le tue aspettative. Non sei tu al centro dei contenuti ma il pubblico: devi scoprire nuovi lettori e individuarne le necessità frequentando gruppi su Facebook, creando interazioni su Twitter e facendo un buon comment marketing.
Ma questo è solo l’inizio: il secondo passo è lo stile della scrittura. Non puoi proporre articoli faraonici, scritti con uno stile simile a quello di un saggio universitario. Devi avvicinarti al pubblico e lo devi fare attraverso una scrittura semplice, amichevole, poco impegnativa.
Una scrittura semplice, è vero. Ma al tempo stesso densa di significati. Un linguaggio burocratico, distante, legato a una forma impersonale può allontanare il lettore e creare delle barriere difficili da superare.
Il lettore è importante
Quindi devi investigare, devi scoprire le necessità del pubblico e gli argomenti preferiti. Devi anche coccolare il lettore con una scrittura friendly, amichevole, ma soprattutto devi far passare un messaggio: il tuo contributo è importante, il contributo del lettore è importante.
In questi casi la presenza delle Call to Action è fondamentale per spingere il lettore a commentare, a lasciare la propria opinione e a contribuire alla crescita del blog. Anzi, alla creazione e alla condivisione di sapere.
Il concetto che devi spingere è quello del contributo ai fini della conoscenza collettiva. Un commento non è un contributo indipendente, non è (solo) un piacere che fai al proprietario del blog, ma un pezzo dell’articolo che il lettore ha completato con la propria conoscenza.
L’arte dei commenti
È importante prendersi cura di alcuni aspetti: in primo luogo commentare deve essere semplice, non deve presentare ostacoli o barriere digitali (tipo capcha degni di un enigmista). Inoltre devi rispondere e monitorare i commenti stimolando la conversazione.
Non devi forzare ma smuovere la discussione con delle domande innesco, con uno stimolo mirato che punta a riattivare la discussione sopita. Quando un lettore lascia la propria opinione prova ad analizzare il suo punto di vista (magari visitando il suo sito web per ottenere informazioni sul suo background) e lascia un commento che stimoli la conversazione.
Il trucco è semplice: non devi forzare, non devi lasciare domande poco consistenti solo per tentare di strappare un commento in più. Devi dare un valore ai tuoi interventi per stimolare i lettori a lasciare i propri.
Inoltre ricorda l’importanza della funzione tutorial: molte persone lasciano commenti per chiedere aiuto, per avere chiarimenti su un argomento. Tu hai le competenze necessarie per risolvere il problema? Bene, rispondi con entusiasmo e risolvi il problema al tuo lettore: hai appena guadagnato un lettore fedele e un pezzo della tua community.
I mezzi per seguire il tuo blog
Inutile dirlo: devi dare la possibilità ai lettori di seguire i tuoi aggiornamenti. Quindi nella tua sidebar si devono trovare pulsanti e widget di Feed Rss, newsletter, Twitter, Facebook e Google Plus.
Tutti necessari? Direi di sì. I lettori hanno bisogno dei social per rimanere in contatto con il tuo blog, e hanno bisogno anche del feed rss che è ancora uno dei canali principali per avere aggiornamenti. La newsletter è sicuramente più impegnativa da gestire, ma se hai poco tempo e tanta voglia di mantenere rapporti con i tuoi lettori via email puoi usare Tinymail, una versione alleggerita della newsletter stile Mailchimp.
Ora tocca a te
Questa è una piccola guida per migliorare la community che ruota intorno al tuo blog. Ora tocca a te quali sono i passaggi fondamentale, secondo la tua esperienza personale, per fidelizzare i lettori?