Le ultime notizie mettono in risalto la situazione paradossale: in un mondo di informazione veloce e completa, in una realtà digitale che mette ogni essere umano a contatto con le notizie da ogni parte del mondo, essere informati diventa difficile. Sul serio.
Diventa difficile perché le fonti sono tante, sono articolate e diversificare. Impossibile riuscire a seguire tutto, ma al tempo stesso è complesso scegliere cosa leggere. Le app per gestire i flussi di informazione (tipo Flipboard e Pocket) si moltiplicano. Ma superare la selva di informazione è solo il primo problema.
Non devi combattere solo contro notizie più o meno utili al tuo scopo. Devi anche evitare la comunicazione completamente corrotta che si annida tra le bacheche dei social. Facebook, ad esempio, è diventato un territorio in cui vince l’headline più ambigua.
Il principio della notiziabilità ha lasciato posto all’inganno e al tentativo di portare più gente possibile verso la piattaforma. Facebook vuole dare una ripulita alla bacheca combattendo le classiche headline click bait, titoli sensazionalistici che puntano solo a far cliccare sul link.
Questo è un buon punto di partenza, ma la crisi dell’editoria online colpisce senza pietà. I quotidiani fanno acqua da tutte le parti, i grandi portali di informazione traslati dalla carta stampata resistono con espedienti di varia natura. L’obiettivo? Portare persone sul proprio portale, sulla propria piattaforma. Perché c’è la pubblicità da sfruttare.
Ma si è perso completamente il senso dell’informazione.
Questi siti non portano il lettore verso una notizia attendibile: headline con doppi sensi di dubbia moralità si alternano a notizie inventate di sana pianta. Ovviamente il tutto condito da foto compeltamente decontestualizzate dalla notizia per massimizzare le entrate della pubblicità. Insomma, devono fare numeri mettendo da parte tutto il resto: brand awareness, customer care, leader generation…
In uno scenario simile tu blogger hai un margine interessante per ottenere visibilità, per fidelizzare i lettori attraverso canali alternativi al blog: ti sto proponendo di diventare un content hub. Ovvero un nodo di informazioni affidabili, curate, selezionate.
Ricercare, selezionare, arricchire contenuti
Perché non fai questo sui tuoi canali social? Per ché non trasformi i tuoi profili Twitter, Facebook e Google Plus in nodi di informazioni affidabili. Tutti si chiedono come aumentare Fan e Follower: la risposta si trova in questa riflessione. In un mondo balordo come quello che affrontiamo ogni giorno tu sei al soluzione giusta per ottenere buone informazioni. Informazioni selezionate.
Certo, questo comporta uno sforzo in più da parte tua. Devi impiegare tempo e risorse per individuare le notizie interessanti. Niente che un buon feed rss non sia in grado di risolvere. Ma per uno sforzo in più c’è il risultato che ti aspetta: la gratitudine di chi segue i tuoi profili social, la disponibilità a seguire i tuoi aggiornamenti e a condividere con amici i tuoi consigli.
Non sei qui per questo? Non è un buon risultato? Secondo me sì. E sempre secondo me devi sfruttare il momento buono per iniziare a condividere tanta qualità.