Sì, sì, sì. Non smetteremo mai di dirlo: la UX, (user experience) serve davvero: per il tuo sito web, per la tua app e per il tuo e-commerce. Questa volta sono i numeri a dirlo. Tutto ciò infatti è appena stato confermato (e riconfermato per chi già ci credeva) dagli ultimissimi dati in materia provenienti dalla ricerca annuale di Casaleggio Associati “E-commerce in Italia 2016”.
Seconda solo al marketing e all’advertising, la ux si è fatta strada tra gli investimenti necessari di implementazione di un e-commerce. Questo perchè la user experience è ritenuta dai merchant un elemento chiave nell’ottimizzazione del conversion rate. Il tasso di conversione è quella percentuale sempre troppo bassa, che nel 2015 si è attestata in media al 1,5%, ci dice se siamo stati bravi. Secondo il 66% degli intervistati, questo tasso è influenzato proprio dalla semplicità del processo di acquisto e secondo il 29% dalla velocità del processo di acquisto, quindi dalla user experience.
Approfondendo i dati, vediamo come questi due fattori in realtà riflettono due tendenze chiave della ux tese ad un unico obiettivo, l’utente:
- Aumentare la fiducia del consumatore fornendo soluzioni efficaci, efficienti e soddisfacenti ai bisogni;
- Tenere conto del contesto d’uso di un prodotto o servizio. Un processo di acquisto veloce quindi significa anche processo di acquisto da mobile, cresciuto del 13% rispetto al 2014 con il 22% del totale dei ricavi del settore e-commerce in Italia che nel 2015 ha raggiunto i 28,8 miliardi.
2 consigli per cavalcare queste ultime tendenze di ux:
La ricerca sottolinea che, dal punto di vista della ux, la priorità è creare il senso di sicurezza e fiducia per gli utenti, in ogni tipo di contesto anche in uno veloce e in mobilità. Come ha detto Jakob Nielsen “i device mobili nascono con ostacoli strutturali: schermi piccoli, sessioni brevi, pagine visibili singolarmente e connettività variabile” per questo in fase di progettazione della ux è necessario pensare all’utilizzo futuro che si farà dell’e-commerce e trasformare questi limiti in vantaggi.
In generale, dalla progettazione della versione mobile siamo passati al mobile first e rapidamente al mobile only, a conferma della rapida ascesa della navigazione in mobilità. Quindi per adattarsi alle situazioni più estreme occorre:
- Cercare l’essenzialità. Lo smartphone è il terzo device più posseduto in Italia dopo il cellulare e il pc, ma non dobbiamo dimenticarci dei tablet e del nascente mondo dei wearables. Tanti dispositivi diversi che moltiplicano i contesti e le situazioni d’uso, mentre l’interfaccia si fa sempre più piccola, limitata e limitante. Lo sforzo (e la chiave del successo) sta nell’analizzare i comportamenti e gli interessi del target di riferimento aiutati da personas e scenari per trovare il minimo comune denominatore, la ux essenziale e minima per garantire l’esperienza migliore.
- Velocizzare i processi di acquisto. Un’altra priorità sarà analizzare, progettare e prevedere processi di acquisto su misura per gli utenti/futuri clienti e per i prodotti o servizi che vendiamo affinchè la modalità di acquisto stessa comunichi sicurezza e ispiri fiducia. Ma non solo, i processi di acquisto devono essere anche veloci. Il Guest checkout, il Social Login e Paypal sono metodi di pagamento popolari e veloci:
- Il guest checkout permette di concludere un ordine senza obbligo di registrazione: le informazioni richieste saranno solamente quelle legate alla fatturazione e alla spedizione;
- Il social login sfrutta le informazioni legate ad un profilo social (email e password, nome e cognome, ecc) per registrarsi al sito ecommerce, in seguito sarà necessario inserire i dati per il pagamento e la consegna della merce;
- Paypal, su cui sono già presenti le informazioni relative alla fatturazione e alla spedizione, è un metodo affidabile e sicuro legato alla popolarità e solidità del marchio, oltre che infallibile per permettere all’utente di acquistare ovunque con un unico account.