Le attività SEO da svolgere per i clienti incalzano e spesso si sta chini davanti il PC come se si stesse preparando la torta a sette piani perfetta, un capolavoro di virtù e bontà e quando poi si alzano gli occhi ci si trova nelle pagine dei risultati di ricerca con l’ennesimo MFA (made for adense) che suona come essere stati battuti da una merendina del discount.
Nonostante Google Inc. – va ricordato che si tratta di una società che fa business – migliori costantemente il suo motore di ricerca per fornire agli utenti i risultati migliori – ecco qual è il suo business – capita, e non di rado, che le SERP siano piene di risultati junk, spazzatura.
Per questo motivo sempre Google Inc. – la multinazionale non da poco di prima – dà in mano ai webmaster, ai SEO e agli addetti ai lavori degli strumenti per segnalare i siti spammosi, con malware, con link a pagamento, insomma di scarsa qualità.
Quali segnalazioni di spam da fare a Google
Ci sono vari strumenti per segnalare lo spam a Google: va da sé che devono essere utilizzati con criterio, è perfettamente inutile tentare di bombardare il motore di ricerca con segnalazioni verso il sito di un competitor se non ha giocato sporco: sperare che Google ci caschi è come tentare di vincere alla lotteria, non fosse altro perché le segnalazioni sono finanche prese in consegna da esseri umani e non solo dai bot.
Uno degli ultimi strumenti per segnalare lo spam a Google riguarda i rich snippet: con questo tool è infatti possibile indicare i link delle pagine dove vengono utilizzati rich snippet in modo forzatamente errato, come recensioni viziate o – citando la descrizione sullo strumento – pacchetti vacanze spacciati per Eventi.
Molto “classico” come una torta Foresta Nera, il tool per segnalare la compravendita dei link: un evergreen duro a morire e – a giudicare dalla presenza dello strumento – di cui il motore di ricerca non riesce ancora a gestirne automaticamente le tracce.
Presenti anche i tool per segnalare i contenuti discutibili, non necessariamente spam puro ma magari pagine con dati sensibili pubblicati senza il consenso e per segnalare i siti di malware.
Segnalare i link di scarsa qualità
Il disavow tool o Rinnega Link merita un discorso a sé: nato per segnalare i link di scarsa qualità all’alba del giorno dopo di Penguin, il suo utilizzo è dibattuto tutt’ora nella comunità SEO. Nella mia modesta esperienza, in un solo caso ha avuto un qualche risultato – ovviamente accompagnato da azioni di rivalutazione dell’ottimizzazione esterna del sito in questione.
Segnalare i siti che copiano contenuti
Caduto nel dimenticatoio troppo presto invece il Report Scraper pages, ovvero il tool per segnalare i siti che copiano i contenuti, con la possibilità di inserire il sito copiato e il sito copiante. Non lo sento più nominare in giro, e per un certo periodo se non mi sbaglio era persino irraggiungibile.
Ad ogni modo, questi sono gli strumenti che Google Inc. mette a disposizione dei SEO per segnalare lo spam e rimettere le cose apposto nelle nostre pagine dei risultati di ricerca.. o forse per aiutarlo gratuitamente a migliorare le sue ricerche?
Tu cosa ne dici?