Sei sempre alla ricerca di strumenti e metodi per migliorare il tuo blog, vero? Me ne rendo conto, io lavoro spesso in questa direzione. Devo trovare soluzioni per fare la differenza, per ottenere buoni risultati. Questo vale per la mia attività personale e per quella dei miei clienti. Ecco perché oggi voglio parlare dei siti Q&A, ovvero archivi di domande e risposte lasciate dagli utenti.
Ovvero i portali dedicati alle domande e alle risposte. Sto parlando di servizi che permettono al pubblico di lasciare i propri dubbi su una pagina web, e che consentono ai visitatori di interagire. Tutti possono rispondere, a favore delle logiche di user generated content. Spesso c’è bisogno di una registrazione.
I vantaggi per chi fonda un sito di Q&A, che spesso si confonde con l’idea di forum, sono evidenti: devi solo moderare, i contenuti sono offerti dal pubblico. Ma per chi gestisce un blog ci sono aspetti positivi difficili da ignorare. Vuoi qualche idea? Ecco gli aspetti da prendere in considerazione quando decidi di partecipare a un sito di Q&A.
Mettere in evidenza il tuo profilo
Il primo aspetto: se partecipi a un sito di Q&A puoi portare lustro al tuo nome. In un ambiente specifico puoi dare risposte, pubblicare dei contenuti capaci di mettere in evidenza il tuo profilo professionale. Sto parlando di comment marketing, un’attività per farti notare e costruire il tuo brand.
Devi essere presente in ogni conversazione, devi fare in modo che ogni post dedicato a un topic sia governato dal tuo contributo. Certo, non sempre è possibile ragionare in questi termini. Però ti assicuro che i risultati sono tangibili: le persone associano il tuo nome a competenza, professionalità e voglia dimettersi in gioco per aiutare gli utente. Il tutto all’insegna dei contenuti di qualità.
Aumentare le visite del blog
Un aspetto interessante: partecipare ai siti di domande e risposte può aiutarti ad aumentare le visite del blog. Il motivo è semplice: spesso, come accade nei forum, puoi inserire un link nella firma.
O nei post che pubblichi. Su Quora si può fare perché hai a disposizione un vero e proprio editor. Quindi puoi spingere link verso il tuo blog. Ma attenzione allo spam: aggiungi collegamenti solo quando servono, quando sono utili al lettore. Non devi approfittare della libertà concessa.
Monitorare il tuo brand
Ci sono diversi tool per monitorare il proprio brand. Tra questi cito Mention, Hootsuite, Google Alert. Però nei siti di Q&A puoi ottenere informazioni sul tuo nome. In particolar modo puoi scoprire se nelle discussioni viene citato il tuo nome. Vai nella casella di ricerca interna e digita varie combinazioni:
- Nome e cognome.
- Nome del blog.
- Nome del dominio.
In questo modo puoi scoprire se qualcuno ha citato il tuo nome personale, quello del tuo brand o ha solo linkato il tuo blog con un URL. A questo punto puoi decidere cosa fare: rispondere, commentare per ringraziare, contestare eventuali critiche, argomentare. Gestire e alimentare la community è importante.
Individuare contatti utili
Frequentare i siti di domande e risposte può essere un buon modo per trovare contatti virtuosi. Ovvero persone che in qualche modo possono esserti d’aiuto per ottenere risultati diversi. Ad esempio puoi trovare potenziali guest blogger, webmaster ai quali chiedere la possibilità di pubblicare post sul blog, autori da seguire per fidelizzare e trasformare in lettori del tuo progetto editoriale.
Trovare informazioni per il piano editoriale
Lo ammetto, questo è il punto che preferisco. Quando crei il piano editoriale prendi informazioni da diverse fonti. Ad esempio attraverso una buona ricerca delle keyword: capire cosa cercano le persone su Google è un buon modo per generare una mappa dei contenuti efficace. Ma per rifinire il tutto devi scoprire cosa vogliono le persone, devi osservare le discussioni e le interazioni reali.
Interazioni che trovi nei siti di Q&A. Pensaci bene, se devi creare un articolo è proprio qui che devi dare uno sguardo: ci sono le domande reali, le necessità concrete che le persone lasciano nelle pagine per trovare risposta. Perché non soddisfare queste necessità sul tuo blog? Ecco perché chi lavora in questo settore deve valutare con cura queste risorse.
Spesso puoi usare le ricerche interne per trovare topic interessanti, oppure puoi sfogliare le varie categorie. Però io uso un metodo diverso: vado su Google e digito una ricerca con l’operatore site: per guardare solo all’interno del dominio in questione. Così cercando quella parola in un determinato sito di Q&A ottengo una lista delle principali conversazioni. Ed è qui che trovo le sfumature necessarie per migliorare i miei post, e le idee interessanti per individuare nuovi titoli.
Come usi i siti di Q&A?
Queste sono le mie idee per usare in modo virtuoso i siti di domande e risposte. Il tutto senza dimenticare il punto più importante: creare cultura condivisa. Prima ancora di sfruttare queste risorse per migliorare il tuo brand o il piano editoriale, puoi e devi puntare verso un obiettivo più semplice e naturale. Ovvero la crescita individuale, una crescita che riguarda te stesso e le persone che ti circondano.
Il web si basa su questi equilibri: dare per ricevere. Più ti impegni nella scrittura delle risposte e maggiori sono i risultati che tornano indietro. In termini di visibilità, certo, ma anche rispetto a una diffusione virtuosa della cultura. Sei d’accordo con me? Vuoi lasciare il tuo punto di vista? Tu usi i siti di Q&A? Ti aspetto nei commenti.