In questo appuntamento con la rubrica #blogaziendale voglio affrontare un tema molto comune, ma che al tempo stesso mette in difficoltà i blogger che lavorano in un contesto corporate. Sto parlando del dono. Ovvero di un regalo – un ebook, un modulo, un coupon, una versione trial – che fai ai tuoi lettori con l’obiettivo di ricevere qualcosa in cambio.
Perché in fin dei conti questo è l’obiettivo, giusto? Vuoi trasformare la tua attività, il tuo lavoro e il tuo impegno in qualcosa di diverso. E vuoi spingere i tuoi lettori a fare qualcosa per te. Sai qual è il primo step da superare? La mancanza di un obiettivo. Molti blogger, infatti sentono parlare dell’utilità del dono nel campo del blogging e decidono di fare qualcosa.
Cosa? Non importa: basta regalare. Basta farsi notare e vestire i panni del magnanimo, del blogger benefattore, per soddisfare il proprio ego. In realtà non funziona così: il dono non è gratuito, è qualcosa che fai per ottenere qualcosa in cambio e questo il lettore lo sa bene (o per lo meno lo intuisce). Quindi per ottenere dei reali benefici per il tuo blog devi puntare su tre passaggi fondamentali.
Definizione dell’obiettivo
Un giorno decidi di pubblicare un ebook. Non importa come, non importa quando. L’importante è pubblicare e poi il resto viene in automatico: ecco la convinzione dei più superficiali. Tu invece devi ragionare in modo diverso: devi prima individuare gli obiettivi. Questo passaggio si lega al piano editoriale. Ovvero quando cerchi approfondire lo scopo del tuo blog, gli obiettivi a lungo termine e quelli a breve. Quali sono gli step più importanti da raggiungere?
- Aumentare le visite – Vuoi semplicemente aumentare le visite del tuo blog attraverso la pubblicazione di un prodotto gratuito? Bene, usa Pay With a Tweet o Social Locker per legare il download alla condivisione della pagina di riferimento. In questo modo puoi puntare sulla viralità del meccanismo di download e sulla diffusione della pagina.
- Lead generation – Se vuoi acquisire contatti specifici per poi promuovere i tuoi contenuti migliori attraverso newsletter targettizzate devi fare in modo che il download del prodotto avvenga dopo l’inserimento dell’email nel modulo specifico. In questo modo il lettore pagherà con uno dei beni più preziosi: il proprio contatto email.
- Fidelizzazione – Ovvero come trasformare il lettore occasionale in costante. Questo è l’obiettivo più difficile, e io credo che la strada migliore per ottenere questo risultato sia la più semplice: regalare il prodotto senza chiedere nulla in cambio. Puoi inserire dei pulsanti per agevolare l’iscrizione ai canali Facebook, Twitter o feed rss, ma regalare qualcosa senza chiedere nulla in cambio è il modo migliore per dimostrare (e costruire) un legame forte.
Ovviamente queste non sono strade definite a priori. La fidelizzazione si ottiene anche attraverso l’iscrizione alla newsletter o la condivisione sui social, così come l’aumento delle visite si ottiene anche con l’aumento degli iscritti alla newsletter e il passaparola che si genera quando pubblichi un contenuto di qualità gratis.
Per approfondire: quali sono gli biettivi di un blog aziendale?
Diversificazione
Un prodotto gratuito per tutti? Se hai un blog dedicato a un argomento specifico puoi contare su una base di interessi comuni. Ma puoi avere diversi obiettivi, puoi puntare a gradi differenti di conoscenza o abilità nel gestire il tuo prodotto o servizio. Ecco perché può essere utile diversificare un dono.
Puoi creare un ebook, una guida generica: in questo modo attiri l’attenzione dei beginners, di chi si sta avvicinando al tuo mondo aziendale. Però puoi anche pensare a un prodotto più avanzato, magari a un case study specifico che le persone possono scaricare dopo aver inserito la propria email. Non voglio spaventare chi è appena arrivato, preferisco offrire diverse letture.
E poi un codice sconto, una versione trial di un tool, un dono che comunica con un pubblico specifico. Il concetto base è questo: interessi diversi, contenuti diversi per profili diversi. Proprio come suggerisce questo funnel. E in fase di pianificazione editoriale devi individuare questi profili da utilizzare in questi casi (fonte immagine).
Qualità del prodotto
Ho citato la qualità del prodotto. Ovvero? Spesso tra i contenuti “free download” c’è davvero poco da scaricare e leggere. Prendo come esempio le raccolte dei migliori post: può essere interessante avere in un unico luogo qualcosa da leggere. Ma sono contenuti vecchi, già digeriti. Non sono speciali. E quindi non generano quel tam tam che può fare la differenza in rete.
L’impegno necessario per generare un contenuto è strettamente collegato al suo successo. Strettamente collegato, non direttamente proporzionale. Non c’è un legame certo, ma è chiaro che un impegno superiore comporta un risultato diverso rispetto a quello che puoi registrare dalla semplice enumerazione dei post vecchi. Ma quali sono i punti da curare per ottenere un prodotto di qualità?
- Reali esigenze – Perché scrivere qualcosa che è già stato scritto? Perché scrivere qualcosa che i lettori possono trovare altrove? Se vuoi ottenere grandi risultati devi scavare nelle discussioni e nelle esigenze del tuo pubblico e soddisfare un desiderio che nessuno ha ancora avuto il coraggio o la costanza di risolvere.
- Qualità della sostanza – Hai individuato il punto da approfondire, ora devi creare un contenuto realmente valido. Ovvero qualcosa che riesca a dare una risposta concreta e non solo che giri intorno al punto senza scendere in profondità. Ora devi fare la differenza.
- Qualità della forma – La sostanza è importante. Ma c’è anche il modo in cui si presenta da curare. Stai lavorando su un ebook? Devi occuparti dell’impaginazione e della copertina. Stai confezionando una serie di immagini da scaricare? Cura la landing page che ti permetterà di effettuare il download.
Prendi come esempio i siti di download immagini. Tempo fa gli unici siti che incrociavi lungo il tuo cammino erano archivi di contenuti impolverati, senza definizione. Decisamente banali. Poi qualcuno ha detto: “Ehi, perché non regaliamo immagini grandi e di ottima qualità? Certo, è faticoso. Ma questo vuol dire tanti link, tanta attenzione da parte del pubblico e la possibilità di vendere pacchetti premium per chi vuole ancora di più”. Ecco, il risultato è servito.
La tua opinione
Creare contenuti di qualità da regalare ai tuoi lettori non è un percorso semplice. Molti credono di poter risolvere riciclando vecchi post o articoli scritti in passato per “allungare il brodo” e ottenere grandi risultati con pochi colpi di tastiera. Non funziona così: i lettori del tuo blog aziendale hanno bisogno di qualità, non credi?